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Adinolfi vicino ad Arisa: “Il mondo LGBTQ+ è violento”

Così il politico ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza alla cantante dopo la polemica

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Mario Adinolfi solidale con Arisa dopo la polemica e la rinuncia al Pride

Si continua a parlare ancora oggi della decisione di Arisa di sfilarsi dal Pride di Milano e Roma dopo tutte le polemiche che l’hanno travolta dopo La Confessione: arriva il sostegno da parte di Mario Adinolfi.

La cantante si sfila dal Pride dopo le polemiche scaturite dall’intervista di Peter Gomez

Se tanti commentano in maniera negativa le parole rilasciate dalla cantante Arisa a La Confessione, tra cui anche personaggi pubblici, altri invece si spendono in suo sostegno. Non di certo tra quest’ultimi Vladimir Luxuria che già aveva ripreso Arisa subito dopo l’intervista su NOVE. In particolare a far discutere erano state le dichiarazioni della cantante in merito a diritti LGBTQ+ e Giorgia Meloni. Dopo aver espresso un apprezzamento nei confronti della cazzimma della premier, Arisa aveva poi restituito al pubblico una sua versione della questione “diritti LGBTQ+”. A questo proposito aveva descritto la Meloni come una “mamma spaventata e severa”.

Adinolfi a sostegno di Arisa: “Il mondo Lgbt è un mondo violento. Fa bene a non andare al Pride”

Parole che non sono piaciute alla comunità LGBTQ+ anche e soprattutto in vista del ruolo di madrina di Arisa al prossimo Pride di Milano. Così, finita al centro di feroci polemiche, Arisa ha poi annunciato ieri di voler rinunciare del tutto all’evento. “Mi spiace davvero tanto, buon Pride a tutti“, aveva scritto Arisa sui social. Immediata la replica di Luxuria: “Basta vittimismo“, ma anche di Mario Adinolfi. Il politico ha voluto esprimere solidarietà alla cantante, bersaglio di insulti e critiche dalla comunità LGBTQ+. Così Adinolfi, parlando all’AdnKronos: “Quello che è successo ad Arisa è quello che subisco ogni giorno sulla mia pelle – così il politico – Il mondo Lgbt, nella sua formalità associativa, è un mondo violento. ‘O sei con me, o sei contro di me’, e chi non ha la tendenza ad assoggettarsi subisce intimidazioni e deve essere silenziato“.

Una vera denuncia quella di Adinolfi che si dice in virtù di ciò vicino ad Arisa. “Arisa fa bene a non andare al Gay Pride – tuona Adinolfi – ma a questo punto dovrebbe iniziare a riflettere un po’ su chi è lei, una donna del Sud che ha dei valori molto solidi alle spalle e quei valori sono anche la cifra della sua dimensione artistica“.

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