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Addio al Convento di Vigevano: suore costrette a lasciare

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Le suore del convento di Vigevano sono state sfrattate: i cittadini hanno raccolto 2000 firme per una petizione che chiede la revoca.

Il 29 giugno rappresenta una data significativa per le sei suore del convento di Vigevano, in provincia di Pavia, poiché segnerà il loro forzato abbandono dalla struttura che le ha ospitate per anni. La decisione, presa dalla madre generale Suor Franca Barbieri e sostenuta dal Vescovo di Piacenza, ha mosso le acque nella comunità locale, la quale ha dimostrato un forte dissenso nei confronti di tale risoluzione.

Le motivazioni dello sfratto

La richiesta di trasferimento delle suore è stata motivata principalmente dalla loro età avanzata, dalla fragilità e dal generale calo di vocazioni, fattori che, secondo Suor Franca Barbieri, rendono insostenibile il mantenimento della presenza delle religiose nel convento di Vigevano. La direzione della Diocesi ha acconsentito a tale valutazione, pianificando il trasloco delle suore verso una nuova comunità entro la fine di giugno. Nonostante l’esistenza di un progetto proposto da un’associazione locale, volto a sfruttare il convento come ospizio pagante per contribuire economicamente al sostentamento delle suore, la decisione della Diocesi non è stata modificata.

Le parole delle suore e della comunità

Le suore, che rappresentano le ultime testimoni di una presenza iniziata nel 1879, hanno espresso il loro dispiacere per l’imminente trasferimento. Suor Rosalba, in particolare, ha manifestato in televisione la sua delusione, sottolineando l’importanza dell’obbedienza ma allo stesso tempo esprimendo difficoltà a comprendere la fretta di questo allontanamento. Il sentimento di disappunto è condiviso anche dalla comunità di Vigevano, che vede nelle suore un pilastro fondamentale dell’identità e della vita cittadina. L’affezione e il riconoscimento del ruolo sociale e spirituale svolto dalle religiose hanno spinto cittadini e lavoratori del convento a mobilitarsi, raccogliendo 2000 firme per una petizione che chiede la revoca dello sfratto.

Nonostante le controversie e l’amara realtà dello sfratto, la fede e la speranza restano i faro che guida Suor Rosalba e le sue consorelle. La speranza, benché messa a dura prova, rimane un sentimento vivo tra le suore e i cittadini, nella fiducia che qualcosa o Qualcuno possa ancora cambiare il corso degli eventi.

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