MUSICA
Leda Bertè ricorda la sorella Mia Martini: “Non aveva soldi nemmeno per un panino”
Il ricordo del periodo più oscuro di Mimì
Il ricordo di Leda Bertè, sorella di Mia Martini, nel giorno del suo compleanno
Questa volta è stata Leda Bertè, sorella di Loredana, a rendere omaggio alla compianta cantante nonché loro sorella Mia Martini in occasione di quello che sarebbe stato il suo 76esimo compleanno.
Mia Martini nasceva a Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947 e tutti purtroppo ricordiamo con rammarico e dolore il giorno della sua morte, il 12 maggio del 1995. Una morte sopraggiunta quasi improvvisamente, nel pieno di quella che doveva essere nel 1995 una sua nuova tournée. Il corpo della cantante venne ritrovato senza vita giorni dopo il decesso nella sua casa in provincia di Varese, dove si era da poco trasferita. Secondo quanto emerso ai tempi dall’autopsia, a uccidere Mia Martini fu un arresto cardiaco a seguito di un’overdose.
La cattiverie che l’aveva condotta nel buio della depressione e fuori dal mondo della musica: “Non aveva soldi nemmeno per un panino”
Proprio dell’indimenticabile Mimì si è parlato oggi in quel di La volta buona, programma Rai condotto da Caterina Balivo. Ospite in studio proprio Leda Bertè, sorella di Loredana e Mia: “Loredana era quella ribelle, Mimì era molto più tranquilla“. Un ricordo dolce ma anche doloroso quello della sorella Leda che ricorda il periodo oscuro attraversato dalla Martini, quando la cantante dovette convivere con quelle terribili cattiverie sul suo conto del tutto infondate. Cattiverie, come quella che portasse “sfortuna”, che si trascinò fino alla fine dell’esistenza. “Quando le chiusero le strade nella musica non aveva neanche più i soldi per un panino“, ha dichiarato.
Voci che portarono, oltretutto, al suo più totale isolamento. “Si cominciò a parlare di sfortuna ma anche peggio. Sfortuna è una parola tutto sommato leggera e delicata. In questo periodo molto triste e oscuro – così Leda – lei mi chiama e mi spiega che non lavora più e che non ha soldi. Io non avevo problemi, sono andata a Milano, l’ho presa e l’ho portata a casa mia“. Nonostante tutti gli sforzi, il peso astratto e concreto di quel contesto ebbe nefaste conseguenze. “Ho cercato in tutti i modi di ritirarla sù – ha spiegato la sorella – ma lei è caduta in una depressione totale“.