Gina Lollobrigida: celebrata in un francobollo la diva italiana amata in tutto il mondo

Gina Lollobrigida: l’attrice simbolo celebrata alla Mostra del Cinema di Venezia

Gina Lollobrigida, a quasi un anno dalla sua scomparsa, continua ad essere uno dei più grandi vanti della cinematografia italiana. L’omaggio è arrivato durante la serata di preapertura dell’80° Mostra del Cinema di Venezia (in corso fino a sabato 9 settembre) e con un’esposizione all’hotel Excelsior. Questa mostra è dedicata a lei e alla collega Anna Magnani. Ma non solo: in ricordo della straordinarietà di Gina Lollobrigida, è stato inoltre presentato un francobollo a lei dedicato, appartenente alla serie “le eccellenze dello spettacolo”.

La lunga e prolifica carriera dell’attrice è iniziata nel 1946 con la pellicola Aquila nera di Riccardo Freda, ed è continuata fino alla fine degli anni ’90.

Francobollo dedicato alla diva italiana: il commento di accompagnamento alla sua emissione

La senatrice Lucia Borgonzoni (sottosegretario alla cultura) e Chiara Sbarigia (presidente di Cinecittà) hanno firmato il bollettino illustrativo che accompagna l’emissione del valore postale del francobollo dedicato a Gina Lollobrigida. Ad arrivare assieme al comunicato sono parole di grande stima verso l’attrice italiana, deceduta lo scorso 16 gennaio.

Si legge: “Attrice simbolo del cinema italiano, Gina Lollobrigida ha avuto una carriera intensa, costellata di prestigiosi riconoscimenti: sette David di Donatello, un Golden Globe, due Nastri d’Argento e, nel 2018, la stella sulla Walk of Fame di Los Angeles. Diretta dai più grandi registi del suo tempo, raggiunse un tale successo da diventare per il pubblico internazionale la diva più rappresentativa del nostro cinema: la sua fama arrivò fino a Hollywood, dove lavorò accanto ai più famosi interpreti dello star system. Molti dei suoi film sono entrati nella storia del cinema: ogni ruolo ha contribuito a renderla una diva, ma fu la Bersagliera di ‘Pane, amore e fantasia’ a consacrarla come protagonista assoluta del neorealismo degli anni ’50”. Da ragazza aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma e il suo estro creativo non l’avrebbe mai abbandonata“.