Jessica Morlacchi smentisce Memo Remigi: “Nessuna ‘sintonia’ con quel gesto, siamo alla deriva”

Memo Remigi parla di ‘sintonia’ e ‘complicità’, ma Jessica Morlacchi non ci sta

Le recenti dichiarazioni di Memo Remigi riguardo ai suoi rapporti attuali con Jessica Morlacchi, in seguito ai noti eventi accaduti durante una puntata di Oggi è un altro giorno, hanno portato la cantante coinvolta a chiarire immediatamente alcuni aspetti. L’intervista rilasciata da Remigi al periodico Mio ha spinto la donna a prendere una posizione decisa attraverso i suoi canali social.

La cantautrice romana ha chiarito che, sebbene lei e Memo si siano sentiti e confrontati sulla questione, le parole usate da Remigi come ‘sintonia’ e ‘complicità’ per descrivere l’episodio le hanno fatto male. Jessica Morlacchi ha sottolineato che gli scherzi reciproci erano esclusivamente di tipo verbale. Inoltre ha enfatizzato il suo rigido limite riguardo a contatti fisici non richiesti: “Mi fa male leggere ancora cose del tipo ‘sintonia’ e ‘complicità’ riguardo quel gesto. Abbiamo sempre scherzato a livello VERBALE. Nella mia vita non ho mai permesso a NESSUNO di giocare con le mani. Chi mi conosce bene sa come reagisco”.

L’appello della cantante: “Educhiamo i nostri figli su come trattare le donne”

Jessica Morlacchi ha poi approfondito il suo punto di vista, sottolineando che una sintonia o un’amicizia devono sempre fondarsi sul rispetto reciproco, e che confondere uno scherzo verbale con azioni fisiche non è giustificabile. Nel clima attuale, in cui si parla sempre più di abusi e violenza contro le donne, Morlacchi ha fatto un accorato appello all’educazione dei giovani: “Soprattutto in un momento come questo dove si parla purtroppo sempre più di femminicidio e violenza sulle donne, ricordiamoci di educare i nostri figli a come trattare le donne. Siamo alla deriva”.

Nonostante sia passato quasi un anno dall’incidente, sembra che i due protagonisti non abbiano ancora completamente chiarito le loro divergenze. Memo Remigi sembra non aver compreso appieno la gravità del suo gesto, ben al di là dello scherzo e che ha costituito una mancanza di rispetto nei confronti della collega.