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Click to Pray 2.0, anche la preghiera diventa smart: l’applicazione per pregare con Papa Francesco

Pregare non è mai stato così semplice, ma soprattutto così smart

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Papa Francesco e l'app click to pray

Anche il Papa, dopo lo sbarco sui social, si fa traghettare nel mondo delle App. Qualcuno storcerà il naso eppure si tratta di un affare quanto mai serio che risponde al nome di Click To Pray.

Il fine ultimo? Quello di seguire quotidianamente l’operato di Papa Francesco: l’applicazione si propone infatti di seguire e aiutare i fedeli nel momento della preghiera.

Click to Pray 2.0: anche per pregare c’è un’App

Chi ha detto che il Vaticano e Papa Francesco non possano evolversi e stare al passo coi tempi correnti? Forse qualcuno, forse nessuno e hanno fatto sicuramente bene questi ultimi in ragione delle novità che riserva il Vaticano in tema di App, nel loro senso più attuale. Si chiama Click to Pray l’applicazione ufficiale attraverso la quale i fedeli potranno pregare insieme al Papa attraverso i propri dispositivi.

Click to Pray 2.0: lo sbarco nel mondo dei dispositivi

L’applicazione, come le altre, è disponibile tanto per Android quanto per iOS ed è fruibile in ben 7 lingue e oltre ad essere raggiungibile via smartphone lo è anche via web, su omonimo sito. Partendo dal principio che vede la preghiera come cuore della missione della Chiesa, come ha ricordato lo stesso Padre Frédéric Fornos – direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera di Papa Francesco – l’applicazione nella sua versione ora Beta Click to Pray 2.0 si propone l’obiettivo di creare una comunità di preghiera che nel suo essere digitale non solo possa raggiungere e riunire il più vasto pubblico di fedeli ma che possa altresì avvicinare i fedeli più giovani. Una nuova versione dunque per un progetto che è nato nel 2016 e che sinora ha raggiunto al netto oltre 2 milioni di utenti sparsi per il mondo.

Click to Pray 2.0: come funziona l’App

È interessantissimo, navigando il sito ClicktoPray.org, accorgersi attraverso piccoli dettagli dell’adeguamento di una delle tradizioni più antiche alle tendenze dei tempi moderni con tanto di consueti “mi piace” o “like” tramutati in simbolici “amen” (e allo stesso tempo si ha modo di poter anche condividere con gli altri utenti le proprie personali preghiere). Quanto alle funzioni mere e proprie dell’applicazione, andando sulla “guida” del sito, è possibile apprendere come Click To Pray proponga ai fedeli e agli utenti 3 momenti brevi di preghiera al giorno (il mattino, il pomeriggio e la sera) e una serie di contenuti sempre aggiornati sulle iniziative della Chiesa.

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