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Il dolore di Marta Fascina: reclusa ad Arcore a piangere il suo Silvio
Il racconto su come sta vivendo il lutto l’ultima compagna di Berlusconi
Lo strazio per la perdita del compagno è ancora fortissimo
Marta Fascina, dopo la morte di Silvio Berlusconi, sembra vivere una vita solitaria ad Arcore, immersa nel lutto per la perdita del suo compagno. La donna che è stata al fianco del Cavaliere negli ultimi anni è stata vista per l’ultima volta in pubblico durante i funerali di Berlusconi a Milano, seduta in prima fila accanto ai figli del leader di Forza Italia, ma da allora ha scelto di rimanere fuori dai riflettori.
Il Corriere della Sera ha cercato di rispondere alle domande che circolano su Marta Fascina, riportando le voci e le preoccupazioni delle persone vicine a lei. Descritta come profondamente immersa nel lutto, la 33enne calabrese si trova a Villa San Martino, ad Arcore, insieme al cane Dudù, che considera ormai come suo.
Pochi contatti con l’esterno e tanto dolore per l’assenza di Silvio: come sta oggi Marta Fascina
Nonostante la compagnia dei familiari e degli amici nel primo periodo di lutto, sembra che Marta Fascina abbia scelto di non lasciare la villa e di rimanere in completa solitudine. Regolari sono solo i contatti con i suoi genitori, alcuni amici stretti e i figli di Berlusconi, con cui avrebbe avuto delle conversazioni. Tuttavia, la sua situazione emotiva è ancora difficile, e gli amici sono preoccupati per lei, poiché non sembra essere riuscita a elaborare la morte di Berlusconi.
Al momento, Marta Fascina non ha alcuna intenzione di partecipare alla politica, né di presenziare alle sedute del Parlamento o agli eventi del partito. Si sa che a settembre si inizierà a pensare all’elezione dei delegati comunali e provinciali per la scelta del segretario di Forza Italia, e alcune voci suggeriscono che la deputata possa sostenere Antonio Tajani. Tuttavia, per il momento, Marta Fascina ha deciso di rimanere nell’ombra a Villa San Martino, dove vive in solitudine con i suoi pensieri e il ricordo del suo compagno scomparso. L’attenzione del pubblico e della politica sarà rivolta altrove, ma la sua presenza silenziosa continuerà a far parte della vita del partito e della nazione.