Sky ha grandi sorprese, come la serie tv sulla storia degli 883

Sky ha in serbo grandi sorprese per il 2024, come questa serie tv sulla vera storia degli 883

Sky ha moltissime produzioni originali in programma. Molte delle più attese saranno presentate al pubblico nel 2024, ma intanto l’hype inizia a crescere. Una delle serie tv più attese è sicuramente Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883. Come indica il titolo, questa serie tv diretta da Sydney Sibilia (al suo esordio alla regia sul piccolo schermo, da poco tornato al cinema e su Netflix con Mixed By Erry) racconta la storia di una delle band che più hanno segnato la cultura musicale italiana a cavallo tra il vecchio e il nuovo secolo, gli 883.

Il cast della nuova serie tv Sky sugli 883: da chi sono interpretati Max e Mauro

Gli 883, formati da Max Pezzali e Mauro Repetto, sono passionalmente raccontati in questa storia dal sapore vagamente nostalgico. La musica, la provincia e l’amicizia trovano nel duo una sintesi che li porterà fin da giovani alla celebrità, in Italia e non solo. Ad interpretare i musicisti sono l’esordiente Elia Nuzzolo nei panni di Max Pezzali insieme a Matteo Oscar Giuggioli (Vostro Onore, Gli sdraiati), che interpreta Mauro Repetto.

Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883: la trama ufficiale

La trama ufficiale di Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883 diffusa da Sky recita: “Pavia, fine anni Ottanta. Max ama i fumetti e la musica americana. È un anticonformista in una città dove non c’è nulla a cui ribellarsi. In più, dopo aver trascurato il liceo per seguire nuove amicizie e serate punk, arriva inevitabilmente la bocciatura. Questo fallimento si rivela in realtà una nuova, fatale opportunità: nel liceo dove si trasferisce ha un nuovo compagno di banco, Mauro. La musica li rende inseparabili. Grazie alla forza trascinante di Mauro, Max abbraccia il suo talento e insieme a lui compone le prime canzoni che verranno prodotte da Claudio Cecchetto. Ma quando il successo li travolgerà, Max e Mauro, così diversi, riusciranno a rimanere uniti?“.