La moglie di Vittorio Feltri racconta pregi e difetti: “Generoso, ma non approvo ciò che scrive”

La donna che sta con Feltri da oltre 50 anni racconta la vita insieme al giornalista

Enoe Bonfanti, moglie di Vittorio Feltri, con il quale è sposata da 55 anni, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, durante la quale ha rivelato alcuni dettagli inediti sul carattere del partner. Quando i due si sono conosciuti, Enoe stava frequentando un altro uomo, ma scelse Vittorio, dal quale non si è più separata e con il quale ha avuto due figli: Mattia e Fiorenza. La donna ha rivelato come oggi, nonostante il tanto tempo passato insieme, abbiano ancora i loro riti romantici: “La domenica usciamo per prendere i giornali e andiamo al Bar Basso per il caffè e l’aperitivo, tenendoci per mano”.

“Uno dei suoi pregi? La generosità”

Spesso al centro di polemiche, soprattutto in seguito ai tweet pubblicati sul proprio profilo, Vittorio Feltri è stato per certi versi difeso dalla moglie. Enoe ha sottolineato di non essere d’accordo con molte delle cose scritte sui social dal marito, ma ha anche voluto far emergere alcuni suoi pregi caratteriali. Tra questi, la generosità: “Ha ricomprato le campane di Guardialfiera, in Molise, dove andava con gli zii durante l’infanzia. Durante il Covid ha aiutato economicamente una prostituta del quartiere che aveva dovuto smettere, perché la sua bambina era tornata a casa dal collegio: alla fine le ha anche trovato lavoro in una biblioteca”.

Le “diversificazioni” di Vittorio Feltri: “Mai piaciute, giurava di non farlo più”

Infine, una battuta sulle “diversificazioni” amorose, così definite da Vittorio Feltri, che nella visione della moglie si rivelano molto più simili a “comuni” tradimenti. “Le sue diversificazioni sono state molto fastidiose e non mi sono mai piaciute. Giurava di non farlo più, ma giurava il falso. Diceva che erano sciocchezze: si giustificava come quelli che fanno le corna e minimizzano”, ha spiegato la donna, prima di ammettere il motivo per il quale non lo ha lasciato: “Non ero indipendente economicamente, dove andavo? Mia madre era morta e mio padre viveva in Val Seriana, lì c’erano appena le elementari, che futuro avrei garantito ai nostri figli? E poi non avrei mai voluto che crescessero lontani da lui”.