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Moda

Mele e crostacei diventano abiti e accessori: è italiano il progetto all’insegna della sostenibilità

L’idea è nata in una scuola di moda

Avatar di Marco Zoccali

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Eco la sostenibilità da indossare

Chi ha detto che non si può indossare una mela? Deve essere stata questa una delle domande dai cui è nato il progetto Eco-La sostenibilità da indossare promosso da alcuni studenti di moda dell’Isis Valdarno. Presentato dagli studenti al Maker faire di Roma, evento dedicato all’innovazione, l’ambizioso modo di fare moda prevede l’utilizzo di scarti alimentari (derivati principalmente dalla buccia di mela) per creare capi e accessori.

Per fare l’abito ci vuole la mela

Dopo le fondamentali ricerche in materia di sostenibilità, la classe, unitamente ai professori, è passata al lato pratico, dando vita a creazioni come borse, gonne, abiti e accessori, tutti realizzati in fibra Bio-based o filati 100% second life.

Alghe, crostacei e caffé: la ricetta segreta dell’Isis Valdarno

L’attenzione dedicata per mantenere elevatissimi gli standard di sostenibilità è stata altissima da parte del team di lavoro, che ha utilizzato esclusivamente “ingredienti” certificati Global organic textile standard: cotone da fibre di bamboo, alghe, caffé e menta, oppure fibre proteiche come gusci di crostacei o altre fibre naturali.

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