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Berlusconi come Fellini, Foscolo e Nilde Iotti: gli altri funerali di Stato

Da Guglielmo Marconi a Pavarotti e Montale

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Funerali di Stato Silvio Berlusconi

Come Falcone e Frattini, Silvio Berlusconi riceverà i funerali di Stato

I funerali di Stato che verranno celebrati domani per Silvio Berlusconi sono regolamentati da una legge del 1987 e da una circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2002, che definiscono chi è meritevole della particolare celebrazione. Nonostante questi provvedimenti siano di recente creazione, non sono mancate esequie in anni precedenti, in occasione di decessi di personalità note. Al di là del rituale, anche questo ben dettagliato nella sua forma, è interessante scoprire chi in passato ha ricevuto tale modalità di estremo saluto.

Maroni, Sassoli e gli altri

In ordine cronologico inverso, il 2022 ha visto la celebrazione di ben 3 funerali di Stato, in onore di David Sassoli, Roberto Maroni e Franco Frattini. Politici e personalità di rilievo per la Repubblica scomparsi proprio durante l’anno passato. Nel 2021, la funzione speciale è stata invece organizzata per Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, deceduto insieme al militare Vittorio Iacobacci durante un agguato avvenuto a Kibumba.

Quattro funerali di Stato negli ultimi due anni rappresentano un’eccezione, visto con quanta poca frequenza sono stati celebrati in passato. Al di là della cerimonia per figure militari, come Antonio Manganelli (2013, capo della polizia), Filippo Raciti (2007, poliziotto), Nicola Calipari (2005, agente deceduto durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena), per le scorte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, tale funzione è stata riservata a figure non ricoprenti cariche di alcun tipo, ma estremamente rilevanti in altri ambiti.

Poeti e artisti: quando l’Italia ha onorato i suoi morti celebri

Così, si celebrarono funerali di Stato per Mike Bongiorno nel 2009, per Luciano Pavarotti nel 2007, Alda Merini nel 2009. Artisti e poeti di grande calibro furono omaggiati allo stesso modo anche in passato: Gabriele D’Annunzio nel 1938, Federico Fellini nel 1993, Eugenio Montale nel 1981, Guglielmo Marconi nel 1937, Filippo Tommaso Marinetti nel 1944, Ugo Foscolo nel 1827, Celebri poi le cerimonie per Nilde Iotti (1999), Carlo Alberto Dalla Chiesa (1982), Mario Luzi (2005).

Silvio Berlusconi si aggiunge così a questo ricco elenco, che in qualche modo certifica l’operato in vita e colloca indelebilmente nella storia la centralità avuta da tali individui per la vita del Paese. La decisione non ha mancato di generare polemiche, visti i numerosi avversari avuti in vita da Berlusconi che in queste ore non hanno certo cambiato opinione su di lui.

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