Luciano Ligabue: “È andata così”, la serie documentario per Raiplay con Stefano Accorsi

I primi 30 anni di carriera musicale di Luciano Ligabue saranno raccontati da RaiPlay con È andata così, docu-serie in 7 capitoli che ripercorrerà la carriera della rockstar di Correggio parlando sia dei suoi successi quanto delle sue crisi, lungo un cammino che ha segnato indelebilmente il panorama artistico e musicale italiano.

È andata così: la docu-serie sulla carriera di Luciano Ligabue

La serie È andata così si dividerà in 7 capitoli, ognuno chiamato a ripercorrere un momento specifico della vita e della carriera di Luciano Ligabue. Il progetto, al via su RaiPlay a partire dal 12 ottobre, prende il nome dall’omonimo libro autobiografico scritto da Ligabue e approfondirà il cammino sin qua svolto, con materiale d’archivio e inedito. Moltissimi saranno gli artisti e gli special guest che testimonieranno il proprio rapporto con lui, da Elisa a Fabrizio De Gregori passando per Gerry Scotty e Stefano Accorsi, quest’ultimo scelto dal cantante come suo compagno di viaggio in questa avventura televisiva.

Proprio Accorsi, già interprete di Radiofreccia (pellicola che vedeva Ligabue al suo esordio come regista) ha commentato così questo nuovo progetto: “È un progetto notevole per ambizione che racconta un percorso importante con successi, accelerazioni e momenti meno semplici che in genere non si raccontano“.

Luciano Ligabue: “Per la prima volta, con il Covid, mi sono guardato indietro“

Recentemente intervistato sulle pagine del Corriere della Sera, Luciano Ligabue ha affermato di voler raccontare il proprio rapporto con i fan, il successo ottenuto e la voglia di smentire l’etichetta di “riservato” che gli è sempre stata un po’ cucita addosso. “Sul vocabolario c’è scritto che è chi tiene le cose per sé. Dimostro il contrario facendo vedere tutte quelle canzoni in cui parlo di lutti, separazioni, nascite…“, ha chiosato il cantante. E a proposito di È andata così , l’artista ha aggiunto quanto si senta legato alla serie e quanto sia stata importante, il frutto di un’ampia riflessione tra sé e sé: “Per la prima volta, con il Covid, mi sono guardato indietro. L’ho fatto con piacere, con la nostalgia del vedermi con 30 anni in meno e con tenerezza“.