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Vladimir Luxuria bacchetta di nuovo Arisa: “Basta vittimismo”
Il nuovo intervento di Luxuria dopo la rinuncia della cantante
Arisa, niente più Pride in vista: il commento di Vladimir Luxuria dopo la rinuncia
Vladimir Luxuria, che si era già fatta critica delle parole di Arisa rilasciate a La Confessione di Peter Gomez, torna anche sulla conseguente decisione della cantante di non prendere parte al Pride.
La feroce polemica e la rinuncia della cantante
Di queste ore l’annuncio di Arisa sui social. La cantante, finita nella bufera e presa di mira dalla comunità LGBTQ+ per le parole spese a La confessione in termini di diritti e di diverse posizioni tra cui quella di Giorgia Meloni, ha annunciato che non prenderà parte ai Pride di Roma e Milano. Inizialmente madrina dei due futuri eventi, dopo le feroci polemiche Arisa si è così sfilata dagli eventi. Il rischio, come suggeritole dagli organizzatori, poteva essere la sua stessa presenza sul carro, facile bersaglio di eventuali attacchi e insulti. Esattamente come è successo in questi giorni.
Arisa rinuncia al Pride, Vladimir Luxuria: “Basta vittimismo”
Messa in allerta, Arisa è stata così consigliata di evitare l’evento, optando per la rinuncia. “Mi spiace davvero tanto, buon Pride a tutti“, ha anche scritto sui social. Vladimir Luxuria, che l’aveva già pubblicamente bacchettata dopo l’intervista, non si è tirata indietro dal commentare anche la rinuncia. “Arisa rinuncia a partecipare al Gay Pride di quest’anno? É una sua scelta – fa sapere Luxuria all’AdnKronos – Anche io ho ricevuto insulti sui social da parte di alcuni fan di Arisa, ma al suo prossimo concerto ci vado lo stesso. [..] La prossima volta magari andrà a una manifestazione di Fratelli d’Italia...“, ha poi chiosato ironica. Quanto al perché di questa scelta, indaga Vladimir: “Basta con questo vittimismo. Le nostre sono manifestazioni pacifiche, non c’è mai stato un episodio di violenza. Stai a vedere che si aspettava gli applausi dopo queste dichiarazioni. Non mi pare – continua – che qualcuno le abbia detto di non venire. Poi non ho capito perché parla del Pride di Roma dove non era prevista la sua esibizione“.