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Pippo Baudo rattristato dall’addio di Fazio: “Un peccato, un motivo ci sarà”

Il commento della leggenda della Rai sull’addio di Fazio e Littizzetto

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Anche Pippo Baudo commenta la fine di Che Tempo Che Fa e l’uscita di scena dalla Rai di Fazio e Littizzetto

Dopo il commento di Rita Dalla Chiesa, arriva quello di un’icona e pilastro della Rai, Pippo Baudo: al centro dell’attenzione c’è il caos Rai e l’uscita di scena dopo 40 anni di servizio di Fabio Fazio, un fine rapporto che fa molto riflettere in generale chi lavora negli ambienti televisivi e in particolare a Viale Mazzini.

L’ultima puntata di Che Tempo Che Fa

Come si è arrivati all’uscita di scena di Fabio Fazio? È stata una cacciata indotta, quasi una decisione estorta con maieutica, o semplicemente una fuga volontaria cogliendo dall’ambiente circostanza tempismo e circostanza? Qui il dibattito attorno al quale gravitano pensieri discordanti. Non pensa sia stata una cacciata ma fuga con vittimismo annesso Rita Dalla Chiesa. Non la pensa come lei invece Pippo Baudo. Il celebre conduttore e leggenda della Rai, intervistato da Ansa: “Ho seguito l’ultima puntata di Che tempo che fa, mi è piaciuta moltissimo. Ho apprezzato la lettera della Littizzetto che condivido pienamente. Anche l’atteggiamento di Fabio Fazio è stato molto dolce, simpatico, invitante“.

Pippo Baudo sull’addio di Fazio: “Un peccato. Se ha deciso di lasciare dopo 40 anni un motivo ci sarà”

Quanto alla fine dell’era di Che Tempo Che Fa, così l’ex patron del Festival e di Rai1: “Un programma ricco di spunti, interviste, ospiti straordinari… è un peccato che un’esperienza simile finisca, ma se Fazio ha deciso di lasciare dopo 40 anni la Rai qualche motivo ci sarà“. Rintraccia nella chiusura del programma una deriva e forse la fine di un pluralismo che pochi altri programmi in tv garantiscono, soprattutto in termini politici. “Oggi c’è la tendenza a volerla controllare, regolare. – dichiara Baudo – Il servizio pubblico deve assicurare a tutti il diritto di parola, deve mettere sul tavolo tutte le carte, poi lo spettatore sceglie quelle che vuole“.

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