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Aurora Ramazzotti, la riflessione sulla bellezza interiore: “Io sono tutt’altro”
Le parole della giovane influencer su Instagram
Aurora Ramazzotti: la riflessione sulla bellezza interiore postata su Instagram
Aurora Ramazzotti ha parlato di bellezza interiore su Instagram, dove è solita dialogare con i propri fan. Sul social, la giovane neo mamma ha postato una propria riflessione, su come si vede e come si percepisce (a livello fisico ed emotivo). Non solo, soprattutto, come si è vista e percepita negli anni: dallo sguardo giudicante dell’adolescenza a quello più comprensivo del momento presente.
“A due anni inizi a riconoscere la tua immagine riflessa nello specchio”
É cominciata in questo modo la riflessione sulla bellezza interiore di Aurora Ramazzotti, postata su Instagram: “A due anni inizi a riconoscere la tua immagine riflessa nello specchio e da quel momento in poi con quella superficie riflettente comincia una vera e propria relazione, tra le più durature della tua vita“. Ancora, sull’adolescenza: “Quando ero adolescente c’erano giorni in cui immaginavo un mondo senza quel riflesso, passavo ore a cercare di dimenticarmi del mio ed entravo a testa bassa nei bagni per evitare di incrociare quell’immagine. Non so bene a che punto la mia, di relazione con essa, si sia complicata tanto, forse intorno a quando ho iniziato a capire che un semplice gioco di luce potesse condizionare la mia intera esistenza“.
Un’immagine che ferisce e che poi diventa amica
Ha proseguito, Aurora, nella sua riflessione: “Tutto quanto sembrava basarsi su quella relazione, un attimo fuggente in grado di sconvolgere una vita, di far dimenticare la vera bellezza dell’anima, di portare malattie e pianti e di tutto e di più. Non lo sapevo, perché non l’avevo deciso io, era successo e basta, che con quell’immagine riflessa fosse nata una relazione disfunzionale, pericolosa“. Infine, sul momento presente, sicuramente più positivo: “L’ho capito solo dopo che il mio errore stava nel credere che fosse cambiando quell’immagine che avrei sanato la relazione frammentata. Perché non importava quanto mi mettessi d’impegno a fare in modo che la luce riflettesse diversamente sul mio volto, sul mio ventre, sui disegni tracciati dalla vita sulla mia pelle. C’era qualcosa che doveva cambiare dentro, dove nessuno potrà mai vedere (…)”.