Trend
Trova 23 milioni di lire dietro un quadro: Bankitalia nega il cambio
Trova 23 milioni di lire dietro un quadro del padre, ma per Bankitalia non può convertirli in euro
Trova 23 milioni di lire dietro un quadro del padre: Bankitalia nega il cambio in euro
Poteva sembrare un vero e proprio sogno, un ritrovamento di quelli capaci di cambiare la vita e invece ad infrangere il sogno di un uomo è stata la Banca d’Italia: ritrova 23 milioni di lire nascosti dal padre dietro un quadro, ma non potrà farci nulla.
Il ritrovamento di 23 milioni di lire dietro un quadro lasciato dal padre
La vicenda viene riportata dal Corriere e vede al centro un uomo, la cui identità non è stata svelata così come le nozioni biografiche basilare. Di lui sappiamo solamente che è originario di Brindisi, proprio come suo padre, un pittore celebre in città. Dopo la morte del padre, il figlio si è messo opportunamente a sistemare quello che il genitore gli aveva fisicamente lasciato in casa. Così, spostando un quadro del Cinquecento, riposto in un box, ha fatto un’incredibile scoperta: un bottino da 23 milioni di lire. Un tesoretto che probabilmente il padre aveva nascosto al fine di conservarlo per un domani.
Bankitalia nega il cambio in euro perché oltre la scadenza dei 10 anni
Un vero e proprio tesoro composto da numerose banconote di vario taglio. Davanti alla scoperta, il figlio del pittore si è subito messo in contatto con la Banca d’Italia per denunciare il ritrovamento e per convertire i milioni di lire trovati in euro. Peccato però che qui sia arrivato il niet. La Banca d’Italia ha infatti negato la conversione dei 23 milioni di lire in euro. Il motivo? La scadenza, ormai ampiamente superata, dei 10 anni entro i quali poter convertire le lire in euro dopo il cambio valuta del 2002. Il caso è ora passato nelle mani di Giustitalia al quale l’uomo si è rivolto pur di poter appellarsi al diritto di convertire l’ingente somma di denaro. Una scelta che potrebbe risultare azzeccata dal momento che Giustitalia fa notare come, i 10 anni, potrebbero decorrere dal momento del ritrovamento del tesoro.