Cinema e Teatro
Artisti 7607 fa causa a Netflix: chiede giusti compensi per gli attori
Ecco cosa succede quando Netflix pecca di ingordigia
Artisti 7607: cos’è e perché ha fatto causa a Netflix
Artisti 7607 è una collecting italiana di attori che si occupa, tra le altre cose, anche di tutelare i diritti degli attori. Nel mirino della collecting è finita la piattaforma di streaming più popolare al mondo: Netflix. Artisti 7607 ha fatto causa a Netflix per richiedere una giusta remunerazione agli artisti.
A fare parte di Artisti 7607 ci sono moltissimi attori italiani e ad averla fondata sono alcuni dei nomi di maggiore rilievo nel panorama cinematografico italiano: Elio Germano, Neri Marcorè, Claudio Santamaria, Michele Riondino, Alberto Molinari e Carmen Giardina.
Cinzia Mascoli, presidentessa di Artisti 7607: “Vogliamo far rispettare le leggi”
La presidentessa della collecting, Cinzia Mascoli, ha dipinto il quadro che li ha portati alla decisione di fare causa a Netflix: “La piattaforma non ha fornito dati completi e relativi allo sfruttamento di opere audiovisive, alle visualizzazioni e ai ricavi conseguiti in diverse annualità“. Questi dati sono fondamentali per ottenere una giusta ed equa remunerazione nei confronti degli artisti. Ha poi continuato: “Ci aspettiamo sostegno e vigilanza da parte delle istituzioni per tutelare i nostri diritti. Le norme oggi ci sono, bisogna solo farle rispettare“.
Molti sono stati gli artisti ad unirsi al coro di richiesta di tutela dei diritti. Paolo Calabresi, tra i soci fondatori di Artisti 7607 e consigliere di Unita, ha criticato il sistema: “Siamo da tempo consapevoli di dovere contrastare lo strapotere delle grandi piattaforme streaming per tutelare, nel nostro settore, la dignità professionale e i diritti degli artisti interpreti“.
Netflix: la risposta della piattaforma
La risposta di Netflix è arrivata poco dopo: “Abbiamo a cuore che gli artisti, gli interpreti e gli esecutori italiani siano remunerati equamente, in linea con la legge italiana. Abbiamo lavorato per trovare soluzioni eque ed assicurarci che gli artisti italiani siano remunerati adeguatamente, anche attraverso le organizzazioni che li rappresentano“.
Ha poi continuato puntando a sua volta il dito contro la stessa collecting: “Abbiamo cercato di trovare un accordo con Artisti 7607; tuttavia, Artisti 7607 non ha fino ad oggi identificato le prestazioni degli artisti che essi rappresentano nei film e nelle serie disponibili sul nostro servizio, né pubblicato una tariffa per i servizi audiovisivi in streaming“. Si arriverà quindi, dopo questa battaglia, a dare agli attori ciò che gli è dovuto?