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J.K. Rowling: “Il mio ex marito voleva bruciare Harry Potter”
Se Harry Potter non fosse venuto alla luce, la vita di molte persone sarebbe stata diversa
J.K. Rowling: il rapporto difficile con l’ex marito ha messo a repentaglio l’uscita di Harry Potter
Sebbene le vicende riguardanti la difficile vita privata della scrittrice J.K. Rowling siano ormai note al pubblico, ci sono alcuni fatti che interessano i suoi romanzi emersi a distanza di molti anni dalla loro uscita. La scrittrice di Harry Potter ha raccontato più volte della relazione tossica con l’ex-marito Jorge Arantes: un legame violento durato 3 anni, che ha lasciato la scrittrice in uno “stato di squilibrio mentale“. Ma non solo: questo rapporto difficile ha messo a repentaglio l’uscita di quello che è diventato uno dei libri più celebri di sempre.
Harry Potter come rifugio: le minacce dell’ex marito
Nel recente podcast The Witch Trials of J.K. Rowling, la scrittrice britannica si è aperta, raccontando fatti inediti riguardo alla sua storia personale. Nel caso di Rowling, le vicende private sono inscindibili dalla storia dei libri da lei scritti. Ed è per questo che il primo manoscritto di Harry Potter ha rischiato di essere distrutto prima della sua pubblicazione, proprio a causa del rapporto burrascoso con l’ex marito. Negli anni del difficile matrimonio, l’unico rifugio per la giovane scrittrice era, appunto, la scrittura di un romanzo fantastico, come evasione dalla dura realtà che era costretta a vivere nelle mura domestiche. Ma l’allora marito, consapevole della crescente importanza che quel libro rappresentava per la moglie, aveva minacciato più volte di distruggerlo come ricatto, per costringerla a stare insieme a lui.
J.K. Rowling e come ha messo in salvo Harry Potter, uno dei romanzi più celebri di sempre
Per fortuna, J.K. Rowling ha agito per tempo, portando in salvo il manoscritto dalla distruzione: ogni giorno, andando a lavorare, portava con sé solo alcune pagine, così da non rendere evidente al marito che ne mancassero dei pezzi. Una volta giunta in ufficio, le fotocopiava, creandone quindi una copia da mettere in salvo nel caso in cui il marito passasse dalle minacce ai fatti.