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MUSICA

Lucio & Lucio – Per Sempre: lo speciale TG5 dedicato a Dalla e Battisti

Uno speciale per ricordare due figure, tra le più importanti della musica leggera italiana

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Lucio & Lucio: lo speciale TG5 dedicato alle figure di Dalla e Battisti

Lucio & Lucio – Per Sempre: uno speciale TG5 per l’80esimo anniversario della nascita di Lucio Dalla e Lucio Battisti. Oggi, 5 marzo e ieri, 4 marzo, i due compianti artisti, nonché pilastri della musica leggera italiana, avrebbero compiuto entrambi 80 anni. Dalla e Battisti infatti erano nati lo stesso anno, il 1943, e sotto lo stesso segno: quello dei Pesci.

“Hanno cambiato il futuro della nostra canzone donandoci un patrimonio artistico senza tempo e fine”

Lucio Dalla e Lucio Battisti, due mostri sacri della musica italiana. I due artisti hanno fatto musica diversa, con stili differenti e non hanno praticamente mai davvero lavorato insieme. Ma allora cosa c’è ad unirli? Perché è possibile, oggi, ricordarli insieme? Entrambi hanno saputo trasformare l’amore per la propria arte, la musica, in poesia, arrivando a toccare la verità. E provando, con inciampi e le inevitabili difficoltà, a portarla agli altri. Perché quando si ha davvero qualcosa da dire, c’è verità, emozione, amore.

Testi come I giardini di marzo, Il mio canto libero, Non sarà un’avventura, Mi ritorni in mente di Lucio Battisti. Ma non solo, anche Caruso, Piazza Grande, Cosa sarà, Cara di Lucio Dalla. Non sono solo dei capolavori della musica italiana, ma contengono tutti un bruciante nucleo di semplice verità, che trasuda coraggio nel messaggio che vogliono portare, e davanti al quale emozionarsi è inevitabile. Quelle stesse Emozioni, che Battisti cantava, anche a distanza di 25 anni dalla sua morte, è impossibile non percepirle.

Qualche aneddoto su i due Lucio allo speciale TG5

Lucio Dalla e Lucio Battisti sono stati – nostalgicamente e con grande affetto – ricordati da alcuni artisti, tra cui Gianni Morandi, Giorgia, Ron, ed ancora il paroliere per eccellenza (oltre alla fortunatissima collaborazione con lo stesso Battisti), Mogol. “Hanno fatto grandi cose entrambi. Erano modernissimi quindi ancora attuali oggi“, ha per l’appunto spiegato Mogol. Ha aggiunto Giorgia, sottolineando l’elemento di verità sopra citato: “Hanno dato tantissimo alla musica, con grande onestà verso la musica e il pubblico“.

Due artisti autentici, perché hanno saputo “mettere la loro vita nelle note e nei versi. É questa, e solo questa, la vera comunicazione, perché si parte da sé per arrivare agli altri. Non è mai un atteggiamento di auto-sbrodolamento su di sé, di mero egocentrismo, ma sempre uno sguardo sull’altro e verso l’altro, dopo aver indagato la propria interiorità, scoprendo tutte le contraddizioni che l’attraversano. Un atteggiamento che concede e riscopre libertà, donandola.

Lucio Dalla e Lucio Battisti a confronto: chi sono stati

Lucio Dalla e Lucio Battisti, due anime affini per intenti e arte ma persone comunque separate e diverse. Hanno provato a descriverli, gli artisti che li hanno incontrati e che hanno lavorato con loro. Battisti: perfezionista, riservato, geniale. Ancora, originale. Dalla: sperimentatore, grande, teatrale. Ancora, originale. Qualcosa li accomuna: entrambi hanno reinventato il cantautorato della fine degli anni ’60 e lasciato alle generazioni un altro mondo, più alto. Altus, nell’accezione latina, però, che significa profondo. Mai l’apparenza, sempre la sostanza.

A chiudere questo grande cerchio di parole, infine, è stato ancora Mogol, che ha stretto, con Battisti in vita, un rapporto di grande umanità. Eppure, alla domanda: “Che cosa ti manca di Lucio?“, il paroliere perde le parole e trova, forse ritrova, quella umanità che l’ha sempre legato a Battisti. “A me personalmente Lucio manca per il suo sorriso“. Insomma, l’uomo oltre la canzone, il successo e i numeri dei dischi venduti. Non c’è modo migliore di ricordare questi due artisti se non attraverso le parole delle loro canzoni, che hanno donato alle persone.

Due artisti, un’unica voce

La voce di Lucio Battisti in Pensieri e parole (1971): “Che ne sai tu di un campo di grano. Poesia di un amore profano. La paura d’esser preso per mano, che ne sai. L’amore mio, è roccia ormai“. E la voce di Lucio Dalla in Cara (1980): “Conosco un posto nel mio cuore dove tira sempre il vento. Per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento. Non c’è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare“. Che, a sentirle bene, diventano quasi una sola.

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