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“Il mio cane si chiama come te”: Iva Zanicchi fa ironia su Olly a La Vita in Diretta
La reazione del ragazzo alle parole di Iva ha già fatto chiacchierare
Iva Zanicchi spiazza Olly: il commento sul cantante in gara a Sanremo
Anche Iva Zanicchi ha commentato il Festival di Sanremo. E nello specifico Olly, uno dei giovanissimi tra i cantanti in gara (ha 21 anni). Il ragazzo, ad ora, non è riuscito a posizionarsi molto bene nella classifica (che è sempre provvisoria) ma poco importa perché lo stesso Olly ha ammesso di non essere a Sanremo per vincere, ma per divertirsi.
La battuta di Iva e la reazione del cantante
Iva Zanicchi ha commentato la figura di Olly con una semplice quanto pungente battuta a La Vita in Diretta, condotto da Alberto Matano. Anche in questo programma, infatti, si sta seguendo il Festival di Sanremo e le puntate sono tutte incentrate su questo tema. Qui l’Aquila di Ligonchio, approfittando del collegamento con Olly, si è rivolta al ragazzo, usando l’ironia. “Io adoro! Il mio cane si chiama come te“.
Una battuta che ha visibilmente spiazzato il cantante, che dunque (tra qualche risata) ha replicato: “Ah! Grazie! Grazie mille, veramente“. Iva Zanicchi si è resa conto di essere stata, forse, un po’ eccessiva, e dunque ha corretto il tiro: “No! Questo ti porterà fortuna. Sei stato molto bravo. Vedrai che la bassa classifica, be’ cambierà“. Immediata la contro replica di Olly: “Non sono qua per la classifica, sono qua per la gente“.
La reazione del cantante in gara a Sanremo
Ha stupito la reazione di Olly alle parole di Iva Zanicchi, non tanto per il tono un po’ indispettito che hanno assunto le sue parole. Ha stupito di più il suo contenuto. Il cantante in gara alla 73esima edizione del Festival di Sanremo ha espressamente detto di non essere lì per vincere ma per divertirsi e portare la sua musica. “Sono qua per divertirmi io e portare la mia musica“. Con queste parole, il giovanissimo ha chiosato il siparietto della Zanicchi, forse ribadendo una prospettiva tutta nuova e giovane, lontana dal mondo della competizione forzata, in un campo come quello della musica, che dovrebbe essere pura condivisione.