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Sara Tommasi, il monologo a Le Iene: “Non guarirò mai”

“Mi hanno diagnosticato un grave disturbo”

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Sara Tommasi monologo Le Iene

“Si può avere una vita felice”: il messaggio di Sara Tommasi a Le Iene

Sara Tommasi è stata protagonista dell’ultima puntata de Le Iene, che ha visto andare in onda un suo intenso monologo dedicato al racconto della malattia che l’ha colpita oltre 10 anni fa. La showgirl, che oggi ha ritrovato il sorriso e la serenità grazie al marito Antonio Orso, ha affrontato il suo periodo più nero, condividendo la sua importante esperienza con il pubblico televisivo.

Il periodo più buio della sua vita e la rinascita

“Undici anni fa mi hanno diagnosticato un grave disturbo bipolare. Quando ne soffri puoi non accorgerti di stare male, ma gli altri si accorgono che non sei più tu. Io non mi sentivo malata e non volevo esserlo. Avevo successo e non volevo diventare una perdente, così ho negato la malattia, ho rifiutato le cure e l’aiuto della mia famiglia. Poi ho permesso alle persone sbagliate di approfittarsi di me. Ho iniziato ad assumere droga. In quel periodo una striscia era la mia medicina, la cosa più deliziosa. Sono sul set di un film per adulti senza sapere come e non ero in me in quel momento”. Questo il racconto di Sara Tommasi dallo studio de Le Iene.

Sara Tommasi: “Ho capito che dovevo farmi aiutare”

Per fortuna Sara ne è uscita, grazie al primo passo fondamentale compiuto insieme alla madre e poi insieme al suo compagno di vita. “Ancora oggi qualcuno non capisce che in quella storia io sono la vittima. Poi in un momento di lucidità ho capito che dovevo farmi aiutare. Così prima insieme a mia madre e poi con mio marito ho raccolto i pezzi della mia identità, ricostruendo il puzzle giorno dopo giorno. Dal bipolarismo non si guarisce mai del tutto, ma si può avere una vita felice. Voglio dirlo ai ragazzi che mi scrivono che si sono riconosciuti nella mia storia. Non focalizzatevi su ciò che la malattia vi ha tolto, ma su quello che vi ha lasciato. Guardate le carte che avete in mano e giocate con quelle la vostra partita”, ha continuato invitando il pubblico a non perdere mai la speranza.

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