Cinema e Teatro
Pamela Anderson rivela: “Tim Allen sul set mi mostrò il pene”
Cosa aveva rivelato Pam parlando del collega
Pamela Anderson: la nuova rivelazione su Tim Allen
Pamela Anderson è pronta a fare nuove rivelazioni, stavolta sull’attore Tim Allen. I due hanno condiviso un set, quello della sitcom Quell’uragano di papà (nel 1991), dove qualcosa, che è stato negato dallo stesso Allen, sarebbe successo. Non solo rivelazioni su colleghi, ma anche sul proprio passato di abusi, da parte della Anderson, nella sua biografia Love, Pamela uscita il 31 gennaio scorso.
Le anticipazioni della biografia di Pamela Anderson
Stando alle anticipazioni della biografia di Pamela Anderson selezionate da Variety, l’attrice e produttrice ha fatto alcune rivelazioni sul set condiviso con il collega Tim Allen. “Tim Allen, sul set della sitcom ‘Quell’uragano di papà’, mi mostrò il suo pene“. Ancora: “Il primo giorno di riprese, uscendo dal mio camerino, incrociai nel corridoio Tim che indossava soltanto un accappatoio. A un certo punto lo aprì ed era completamente nudo. Mi mostrò velocemente i suoi genitali e mi disse ridendo ‘Adesso siamo pari, dal momento che io ti ho già vista nuda‘”. L’attore, interpellato sempre da Variety, ha negato tutto.
Il racconto degli abusi: “Una parte di me si era arresa”
Pamela Anderson ha poi parlato del suo triste passato di abusi, fin da bambina. Questo il racconto sulla sua babysitter dell’epoca: “Mi costringeva a fare strani giochi sul suo corpo. E mi intimava di non dirlo a nessuno“. Pamela ha raccontato di non aver avuto il coraggio di rivelare quanto succedeva, anche per proteggere il fratello: “Non volevo che accadesse anche a lui e quindi facevo ciò che voleva. Mi vergognavo molto, non dissi nulla a nessuno. Non sapevo cosa fare“.
Altri abusi, poi, da parte di un uomo più grande, quando l’attrice aveva solo 12 anni: “Una parte di me si era arresa. Quello è stato un altro chiodo nella bara“. Pamela da quel momento, chiaramente, non ebbe affatto vita facile, almeno con sé stessa. “Non ho mai pensato di essere carina. Probabilmente non volevo sentirmi carina a causa della mia precoce sessualizzazione e della vergogna che provavo“.