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Annalisa Minetti ha salvato la figlia Elena: “Non respirava, l’ho percepito”
“Osservo con le orecchie e vado avanti”
La situazione sembrava sotto controllo, ma la cantante sentiva che qualcosa stava andando storto
Annalisa Minetti è stata ospite del programma condotto da Serena Bortone, Oggi è un altro giorno, durante il quale ha raccontato un episodio drammatico, che poteva avere conseguenze tragiche, ma che per fortuna si è risolto nel migliore dei modi. La cantante, non vedente, ha spiegato come grazie alla sua condizione e all’udito altamente sensibile, ha capito che era il momento di intervenire e grazie a questo ha salvato letteralmente la vita alla figlia Elena.
Annalisa Minetti racconta come ha salvato la vita alla figlia Elena
Annalisa Minetti ha spiegato innanzitutto come la sua soglia di attenzione sia sempre altissima nei riguardi della figlia: “Io sono sempre molto concentrata, ho un’attenzione altissima sotto tutti i punti di vista. Quando decisi di avere un figlio non l’ho fatto con leggerezza: sapevo di poter comunque contare su altri sensi e di farlo in maniera assolutamente autonoma”.
“Ho avvertito una stranezza”
La prova di questa ammissione è stata fornita dalla stessa Annalisa Minetti subito dopo. Questo il suo racconto: “Eravamo a casa, ero con i miei cognati, mio marito, stavano tutti quanti mangiando, e io come al solito stavo facendo parte dei piatti. E sento mia figlia strana, avverto una stranezza. E ho detto alla mia cognata, che le stava dando da mangiare, che Elena non stava respirando benissimo”.
Le parole di Annalisa Minetti: “Le ho aperto la bocca e l’ho tirato via”
La parente della cantante è rimasta colpita da tali parole, poiché stava osservando la bambina e tutto sembrava normale. Annalisa Minetti però non si è fermata a quello: “Mi sono avvicinata, le ho aperto la bocca e le ho tirato via pian piano un filone di mozzarella. Lei non stava tossendo, non stava facendo niente, ma era come se percepissi che non respirava più. Lei ce l’aveva davanti, la stava guardando. A volte si guarda ma non si osserva. E siccome osservo con le orecchie, vado avanti”.