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Stretching: tutti i benefici di una pratica a cui spesso non viene data la giusta importanza
Lo stretching è un’attività essenziale post allenamento, ricca di benefici per il sistema muscolare e l’intero organismo
Per molto tempo, lo stretching è stato considerato come un’attività fisica collaterale agli altri sport e alle altre attività svolte, non dando alle fasi di allungamento e distensione del corpo la stessa importanza attribuita al resto degli esercizi eseguiti. In realtà, però, le fasi di stretching sono basilari per una completa attività fisica, essendo fondamentali per la scioltezza dei muscoli, la flessibilità e incidono profondamente sulla mobilità corporea. Ma come deve essere svolto un corretto stretching e, soprattutto, quali sono i suoi benefici?
Stretching: prima della pratica, un po’ di storia
Cosa si intende con stretching?
Quando parliamo di stretching ci riferiamo all’attività fisica sportiva legata all’allungamento, termine utilizzato per indicare una macro-categoria di esercizi finalizzati al miglioramento muscolare, sia in fatto di elasticità che di tonicità. In tanti attribuiscono la provenienza di questa pratica a Bob Anderson, ex corridore e scrittore americano, considerato un po’ come il il suo padre fondatore. In Italia, ad esempio, si può affermare che lo stretching sia arrivato proprio grazie ad Anderson e ai suoi libri, veri e propri best seller per tutti gli amanti dello stretching. In Europa la tecnica è arrivata proprio seguendo questa scuola di pensiero e di esercizi sportivi legati alla ginnastica aerobica e del benessere del corpo. Ma a voler fare i pignoli la cultura dello stretching non è un prodotto “born in the USA”, come direbbe Bruce Springsteen, bensì è figlio della cultura orientale e all’approccio olistico al benessere, connesso profondamente a quelle filosofie incentrate tanto sull’aspetto fisico che su quello mentale, uniti in maniera inscindibile l’uno all’altro.
Come eseguire un corretto stretching
Grazie ad un corretto stretching è possibile abituare il corpo a trovare delle posture corrette, magari smarrite a causa di un lavoro troppo sedentario, alle fasi di sonno o dall’assenza di un costante allenamento fisico. Le attività di allungamento possono finalmente riportare i muscoli al massimo delle proprie potenzialità, eliminando tutto lo stress e la tensione che viene immagazzinata, per esempio, dopo una giornata di lavoro.
Quali possono essere i suggerimenti per svolgere una corretta attività di stretching?
Per prima cosa bisogna individuare un gruppo muscolare da allungare, trovare una posizione comoda per l’allungamento e mantenerla per un lasso di tempo tra i 15 e i 30 secondi, non dimenticando che l’esercizio non deve mai superare la soglia del dolore. Insomma, niente crack. Fondamentale è poi che il muscolo sia caldo in modo tale da evitare strappi. Proprio per questo lo stretching è consigliato nelle fasi terminali dell’attività fisica, in quei momenti in cui il muscolo è ancora “eccitato” ed è più propenso agli esercizi distensivi, utili al suo rilassamento.
Lo stretching e i benefici sul corpo
I benefici di un corretto stretching si traducono in un aumento della flessibilità e dell’elasticità di muscoli e tendini, migliorando nel complesso la capacità di movimento dell’organismo. Inoltre è un ottimo modo per tenersi in allenamento ed evitare contratture e traumi. Insieme a quello muscolare, vi è poi un miglioramento anche del livello di mobilità articolare. Da ultimo, fra gli altri benefici, è opportuno ricordare il rallentamento riguardante la calcificazione del tessuto connettivo, fattore che incide sul mantenimento della giovinezza articolare, sul miglioramento della circolazione e sulla riduzione dello stress fisico.