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Listeria: quali sono i sintomi del batterio e come evitarlo

E che cosa c’entrano i wurstel

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Listeria: torna il timore dell’intossicazione alimentare

La listeriosi, ossia l’infezione causata dal batterio della Listeria è sicuramente espressione del timore di intossicazione alimentare. Dopo tutte le ansie e le angosce in più di 2 anni di pandemia, sentir parlare di batteri o possibile intossicazioni/infezioni, fa già paura. Eppure è qualcosa che è sempre esistito, e delle volte, per evitarlo basta solo fare un po’ di attenzione. Anche perché nel minore dei casi, l’infezione può presentarsi come una normale influenza, in altri in forme molto più gravi che possono anche mettere a rischio la vita della persona.

Il caso dei wurstel ritirati dal mercato

Perché in questi giorni si sta parlando tanto del batterio della Listeria? La risposta è semplice ed è riconducibile al caso del wurstel ritirati dal mercato, visto che alcune persone non sono state affatto bene dopo averli mangiati. Affidandosi però alla scienza, senza cedere al panico, questo sono le parole di Agostino Macrì, nonché docente di Ispezione degli Alimenti presso la Facoltà di Medicina del Campus Biomedico di Roma.

Il batterio della Listeria si può trovare anche nel formaggio, nel salmone, nelle verdure e nell’acqua. Gli alimenti prodotti in modo industriale sono paradossalmente più facili da controllare, mentre maggiori rischi si corrono con altri cibi, come quelli freschi che potrebbero diventare pericolosi“.

Listeria: i sintomi e come evitare il batterio

Per quanto riguarda i sintomi che il batterio della Listeria presenta, sono i seguenti, stando a quanto riportato anche da Donna Moderna. Una normale influenza intestinale, nella maggior parte dei casi, con sintomi quali febbre (anche alta), dolori addominali, diarrea. Sebbene, il pericolo più grave, come ha ricordato Macrì, è legato alla possibilità “che il batterio causi danni al sistema nervoso“.

Tra gli accorgimenti che si possono adottare, oltre a quello di una corretta igiene c’è anche una particolare attenzione che dovrebbe essere data alla conservazione degli alimenti in frigo, sia crudi che cotti. Bisognerebbe infatti riporli separati ed in contenitori chiusi, proprio al fine di evitare possibili contaminazioni. “La regola principale, comunque, è procedere con una buona cottura, perché questa elimina la possibilità di sopravvivenza del batterio. Andrebbe anche evitata la conservazione a temperatura ambiente“, ha spiegato Macrì.

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