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Luciana Littizzetto riabbraccia Svetlana: la “figlia” è scampata alla guerra
“Pensavo che non ci sarei riuscita”
Il sospiro di sollievo di Luciana Littizzetto per l’arrivo di Svetlana in Italia
“E alla fine…Svetlana è qui!”. Con queste parole Luciana Littizzetto ha festeggiato l’arrivo in Italia di Svetlana, ragazza 24enne che è entrata a far parte della famiglia della comica quando era solamente una bambina, nell’ambito del progetto Chernobyl. Una “figlia” per Luciana, anche se non legalmente. Dal primo incontro, il loro rapporto è stato costante e la ragazza trascorreva ogni anno un periodo in Italia in compagnia di Luciana. Crescendo, i loro incontri di persona si sono fatti più radi, ma l’affetto non si è certamente affievolito.
Prima il Covid e poi la guerra: “mamma e figlia” si sono ora finalmente ritrovate
La giovane, nata in Bielorussia, viveva nella capitale Minsk, dove lavorava come insegnante di tedesco. Tra lavoro, Covid e poi guerra, la ragazza e Luciana non si vedevano da molto tempo. Le difficoltà a inviarle denaro e la situazione instabile nello stato bielorusso, hanno fatto preoccupare Luciana Littizzetto, che ha spinto per far tornare Svetlana in Italia.
Le preoccupazioni di Luciana: “Pensavo non ci sarei riuscita”
Ci sono voluti 7 mesi, ma ora la ragazza si è ricongiunta con Luciana, che non vedeva l’ora di riaverla accanto. Così il post ricco di gioia pubblicato su Instagram: “Ogni tanto in questi mesi pensavo che non ci sarei riuscita a riportarla in Italia. Non capivo se fosse solo difficile o proprio impossibile. Ma non mi sono arresa. Non ci siamo mai arrese. Ed eccoci qua. Felici”.
La foto in aeroporto di Luciana Littizzetto e Svetlana chiude finalmente il cerchio
Inizialmente non è stato facile convincere Svetlana a partire, perché la ragazza era restia a lasciare il suo lavoro. Visto l’aggravamento della situazione geo-politica, ha però deciso che era il momento di fare le valigie e tornare fra le braccia di “mamma Luciana”.