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MUSICA

Robbie Williams: “Essere famoso è una me*da”

Il cantante confessa l’abisso nel quale ha rischiato di affondare

Avatar di Marco Zoccali

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Robbie Williams

La star della musica ha confessato il difficile rapporto con la celebrità

Dopo 25 anni di carriera, che si appresta a celebrare con un tour la cui prima tappa è prevista in Italia, la star britannica Robbie Williams ha commentato il suo percorso, fatto di alti e bassi, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. La maturazione artistica attuale lo ha portato a trovare un maggiore equilibrio anche interiore, dopo periodi anche molto difficili che hanno rischiato di farlo sprofondare nella depressione.

Robbie Williams racconta i periodi bui della sua carriera

“In questo momento non mi devo preoccupare di essere irrilevante e quindi è un’ottima cosa. Direi che in questo periodo è bello essere me”. Un sospiro di sollievo per Robbie Williams che ha ammesso di aver pensato a lungo di essere inadeguato: “Mi sono sentito perso per la maggior parte del tempo e i miei pensieri sono stati perlopiù ‘tutto questo è troppo opprimente. Perché mi sento così? Come faccio a smettere? Dove mi trovo? Madre aiutami’. Direi che mi sono sentito così per 20 di questi 25 anni”.

“Sono diventato famoso ed è stato una me*da”

A metterlo a dura prova è stata la fama, che ha acceso ininterrottamente i riflettori su ogni aspetto della sua vita. Robbie Williams ha spiegato il pensiero che aveva ad inizio carriera e come questo si sia trasformato: “Mi sono detto ‘oddio diventerò famoso’. Non c’è stato più un momento in cui mi sia sentito meglio. Poi sono diventato famoso ed è stato una grande mer*a”.

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