Funerali regina Elisabetta II: ci sono anche i piccoli George e Charlotte

George e Charlotte: i figli di William e Kate ai funerali della bisnonna, la regina Elisabetta II

La presenza dei piccoli George e Charlotte è stata in parte un’incognita ma sul finale Kate e William hanno deciso di far partecipare i figli ai funerali solenni della regina Elisabetta II. Sfilano i piccoli nella navata centrale al fianco dei genitori e il pensiero di molti va ad una trista epifania rievocata dal momento: la stessa triste sfilata che toccò ai tempi ai piccoli William e Harry, dietro la bara della madre Lady Diana.

Funerali della regina Elisabetta II: l’attenzione è per i figli

C’è chi sposa la decisione di William e Kate e chi invece non la condivide, come se in fondo il funerale della regina Elisabetta II, loro bisnonna, potesse essere loro risparmiato. Diversa però la decisione di William e Kate che hanno voluto al loro fianco i figli, salvo il più piccolo Louis, di appena 4 anni. Come detto, al principio la presenza dei figli di Kate e William non era prevista sebbene abbiano 9 e 7 anni e un’età che permette loro di elaborare la scomparsa di una bisnonna alla quale erano particolarmente legati.

George e Charlotte come William e Harry 25 anni fa, dietro la bara di mamma Diana

Assenti in questi giorni di veglia funebre prevista dal protocollo reale, durata in tutto poco più di 10 giorni, George e Charlotte sono ora presenti ai funerali solenni, l’ultimo saluto alla regina Elisabetta II e l’attenzione è per loro. “George e Charlotte che salutano la loro nonna per l’ultima volta come accadde 25 anni fa per William e Harry con Diana“, scrive qualcuno, rievocando un’immagine tristemente nota a tutti. “La regalità e la compostezza di due bambini piccoli. George e Charlotte in prima fila al funerale della bisnonna possono insegnare a tanti adulti cosa sia il contegno“, scrive un altro. “Charlotte e George, così piccoli ma impeccabili mentre accompagnano la bara della bisnonna per l’ultima volta, dopo 25 anni la storia si ripete. E non è giusto, sono solo dei bambini”.