Cinema e Teatro
Tinto Brass, parla la moglie Caterina: “Il sesso non mi importava”
Tinto Brass e la moglie Caterina hanno parlato del loro rapporto e raccontato il loro primo incontro
Caterina Varzi: il suo amore con Tinto Brass
Caterina Varzi e Tinto Brass sono sposati dal 2017: l’amore che li tiene uniti si è rivelato più forte che mai. Lei avvocatessa psicoanalista e lui regista, nonché maestro del cinema erotico italiano: due mondi solo all’apparenza distanti ma che in realtà si sono trovati più vicini di quanto si potesse pensare. La Varzi ha quindi parlato del suo amore e della sua relazione con Tinto Brass.
“Gli dicevo che il sesso non mi importava”
Caterina Varzi è più giovane di 28 anni del marito Tinto Brass, ma questa importante differenza di età, non è mai stato qualcosa che li ha separati. Caterina ha quindi ripercorso il suo amore con il regista, partendo dal primo incontro, per Il Corriere: “Era il 2007, io facevo l’avvocata per conto di una società di produzione cinematografica interessata a fare un documentario sulla sua (qui si riferisce a Brass) vita“. Due mondi lontani, si diceva, che però hanno trovato una vicinanza: “Io erigevo muri, tentavo fughe e difese, gli dicevo che il sesso a me non importava ed era la verità. Ma più glielo dicevo più lui si avvicinava e mi cercava, mi esplorava“.
Caterina Varzi: cosa l’ha colpita di Tinto Brass
La Varzi ha quindi spiegato cosa l’ha colpita, in un primo istante, di Tinto (all’anagrafe Giovanni Brass): “Mi aveva colpito la forza dell’analisi, utopia, potere, follia. Metteva insieme tutto in modo geniale ed eretico e questo mi aveva sedotto“. Ed ancora: “Ho scardinato le sue certezze, facendogli accettare un amore non sessualizzato“. Anche il regista, però, ha rivelato cosa in un primo momento l’ha colpito della moglie: “Ero sedotto dalla prigionia del corpo, dal profumo cipriato, dalle cadute di malinconia, dalla sua sfida alle convenzioni. Volevo farne un film, una sorta di Bell’Antonio al femminile. Volevo liberarla e mostrarne l’eros“.