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Cinema e Teatro

Il signore delle formiche, Germano: “La politica usa i cittadini”

Elio Germano presenta il nuovo film in cui è attore ma non senza gettare uno sguardo sul preoccupante presente

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Il signore delle formiche: voce agli attori

Il signore delle formiche, film al cinema dall’8 settembre, e in gara per il Leone d’oro, ripercorre la vicenda personale del poeta, scrittore e drammaturgo Aldo Braibanti. Costui, processato nel 1968 con l’accusa di aver plagiato un suo studente, fu condannato a 9 anni di prigione. Una storia di vita particolarmente travagliata e difficile, che nella recitazione di Luigi Lo Cascio (nel ruolo di Braibanti) e l’acclamato Elio Germano (nel ruolo del giornalista che vuole raccontare la verità di questa storia), trova un’attenta rappresentazione.

Germano: “Tossico come omosessuale è un’etichetta”

In un’intervista per La Stampa, Lo Cascio ha in primis parlato del personaggio da lui interpretato, ovvero quello dello scrittore Aldo Braibanti. “Un poeta, un artista anche figurativo, la sua attività inizia come ceramista. Ma anche scienziato perché si occupava delle formiche“. Ed ancora: “A me e interessava lui. Aldo Braibanti torna a quello che era, senza mai riferirsi, a cercare chissà quale risarcimento. La cosa che gli interessava era la poesia e l’arte per studiare la vita, a partire dagli esseri più piccoli: le formiche“.

La parola poi è passata al collega Elio Germano, che invece interpreta il ruolo del giornalista che vuole raccontare a tutti i costi questa storia, anche andando contro il parere del direttore del giornale in cui lavora. “Lui si appassiona a questa vicenda umana, coglie tutte le storture dietro a questo processo: 14 anni di pensa solo per aver amato un ragazzo“. Grazie a questo tema, Germano si è ricollegato all’attualità, e dunque all’argomento caldo delle elezioni.

Germano sulle elezioni: “Ho paura”

Germano ha quindi parlato di elezioni, rivelando di avere paura di questo momento, ogni volta. “Sono sempre preoccupato, ogni volta che ci sono le elezioni, soprattutto se si parla di diritti civili. Perché è chiara ormai l’intenzione della politica: non quella di rappresentare i cittadini ma di usare i cittadini per farsi eleggere, una tendenza molto pericolosa“.

Germano infine ha speso ancora qualche parola sul caso che vede protagonista il film, e cioè quello di Braibanti, facendo ancora una volta un rinvio all’attualità. “Un caso dove la giustizia, invece che tutelare i più fragili, li mette alla berlina. Basta pensare al caso Cucchi, subito bollato come tossico. Tossicodipendente è un’etichetta da cui non si sfugge come quella di omosessuale“.

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