Cinema e Teatro
Charlie Kaufman e le sue sceneggiature: connubio perfetto tra genio e follia
Charlie Kaufman e l’amore sconfinato per l’assurdo
Charlie Kaufman: lo sceneggiatore che ha incantato Hollywood
Probabilmente qualunque appassionato di cinema ha già sentito pronunciare almeno una volta nella vita il nome di Charlie Kaufman. Questo, per certi versi, può risultare bizzarro. Charlie Kaufman è infatti uno dei rari esempi di sceneggiatori cinematografici che sono tanto celebri e famosi quanto lo sono normalmente attori e registi. Ed è così che deve essere: gli sceneggiatori sono in molti casi la mente dalla quale partono le storie che poi vengono messe in scena, e sarebbe giusto che gli venissero sempre riconosciuti i meriti che gli spettano.
Stabilito che nella maggior parte dei casi non funziona in questo modo, Charlie Kaufman si distingue per essere uno dei pochi esempi di sceneggiatore che si è creato una nomea basata sulla particolarità (e spesso sull’assurdità) delle sue storie, diventando solo in un secondo momento anche regista delle sue storie. Ecco le più particolari da lui partorite.
Essere John Malkovich (Spike Jonze, 1999)
Craig è un burattinaio di scarso successo, ma dopo le varie pressioni da parte della moglie di trovarsi un lavoro più remunerativo, viene assunto come archivista di un’azienda. Qui trova un passaggio segreto che permette di entrare dentro alla testa dell’attore John Malkovich. Dopo esserci entrato la prima volta, sarà sempre più difficile per Craig contenersi e inizierà ad usare il passaggio segreto scoperto per raggiungere i suoi scopi personali.
Se mi lasci ti cancello (Michel Gondry, 2004)
Joel e Clementine si incontrano per caso una mattina su una spiaggia e dopo alcuni attimi di timidezza, iniziano a parlare. Si innamorano, vivono una storia d’amore bellissima ma che inizia progressivamente a sfaldarsi, fino a portare i due (magistralmente interpretati da Kate Winslet e Jim Carrey) a decidere di lasciarsi. Dopo la rottura si sottopongono entrambi ad un’operazione che offre la possibilità di cancellare dalla propria mente una persona a scelta: apparentemente salvifico, in realtà deleterio. Dimostreranno però a se stessi e al mondo intero che il loro amore è più forte di qualunque altra cosa.
Sto pensando di finirla qui (Charlie Kaufman, 2020)
Sto pensando di finirla qui: è questo il film perfetto per chi ama stare ore e ore ad arrovellarsi sul significato di una storia dopo la visione. Qua il tocco di assurdo della penna di Charlie Kaufman (in questo caso anche regista) tocca i picchi massimi da lui mai raggiunti. Una coppia di fidanzati e un lungo viaggio in macchina in direzione della casa sperduta dei genitori di lui. All’inizio apparentemente normale, la situazione si fa via via sempre più inquietante. A doverne subire le conseguenze è la giovane ragazza, intrappolata in una gabbia che non ha voluto ma alla quale non ha avuto modo di opporsi.