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Brunetta denuncia il bodyshaming in tv: l’offesa di Marta Fascina

L’intima confessione dell’ex di Forza Italia: le confessioni di Renato Brunetta a Lucia Annunziata

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Renato Brunetta bodyshaming Marta Fascina

Renato Brunetta e il bodyshaming: la presa in giro di Marta Fascina

Renato Brunetta, al centro dell’attenzione mediatica e politica, risponde via tv a Marta Fascina. Dopo aver lasciato Forza Italia, Brunetta è stato intervistato a lungo da Lucia Annunciata su Rai3. Non c’è però solamente filosofia e riflessione sul disastroso scenario politico italiano attuale: Brunetta, visibilmente provato, ha voluto denunciare le angherie e le offese ricevute in questi anni, attacchi mirati al suo fisico, alla sua altezza. Parole che lo hanno ferito, che lo hanno umiliato e affiorano anche le recenti “prese in giro” di Marta Fascina, compagna di Silvio Berlusconi.

Renato Brunetta fuori da Forza Italia

Dopo 28 anni Renato Brunetta e Silvio Berlusconi si dicono addio. Parliamo di politica ma è come se fosse stata una storia d’amore, conclusasi con un addio e del risentimento: “Riposino in pace“, il commento del leader di Forza Italia. “Io gli auguro lunga vita invece“, così Brunetta che non si allontana dall’entourage di Berlusconi parlando di offese che lo hanno fatto soffrire.

Una sofferenza in realtà che si protrae da anni, un bodyshaming continuo e violento nei suoi confronti, preso di mira per la sua altezza. “È una vita che vengo violentato per la mia altezza, ho sofferto e continuo a soffrire – si sfoga intimamente Brunetta – Ma non tanto per Brunetta, ma per i bambini che non hanno avuto la fortuna di essere alti, belli e che stanno soffrendo e che possono avere in me un esempio, e che dicono ‘guardate Brunetta, tappo come è, nano come è e fa il ministro“.

L’offesa di Marta Fascina, Brunetta: “Grazie, vai avanti così”

Come dicevamo però, tra le ultime persone ad aver usato l’altezza di Brunetta per ferirlo e prenderlo in giro, ci sarebbe stata proprio la compagna di Silvio Berlusconi. “Mi dicono tappo o nano e ho sofferto su questo però ho le spalle larghe. Ho fatto tanto nella mia vita“, ha dichiarato Brunetti. Il riferimento è all’ultima storia Instagram della Fascina che aveva pubblicato la scritta “Roma non premia traditori“. A colpirlo il sottofondo: la canzone Un giudice di Fabrizio De André, che narra proprio la storia dell’ascesa di un nano. “Marta grazie, Marta Fascina grazie, vai avanti così perché consentirai di sdoganare anche queste violenze perché parlarne vuol dire elaborare questo termine. Cosa che non ero mai riuscito a fare, non ero mai riuscito a parlarne in pubblico e adesso ne parlo“.

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