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Vip e problemi con il Fisco da Tiziano Ferro a Valentino Rossi
Da Valentino Rossi a Ezio Greggio, non sono pochi i vip che hanno avuto qualche problema con il Fisco
Vip e fisco: chi ha dovuto farci letteralmente i conti
Sono tanti i vip nel “libro nero” del Fisco. In passato ma anche in tempi recenti, non sono stati pochi i personaggi pubblici, sportivi o del mondo dello spettacolo, ad aver dovuto fare i conti letteralmente con il Fisco. Chi ha mancato qualche rata, chi ha mancato di versare ingenti somme, chi invece non era consapevole di essere nelle mani delle persone sbagliate e ha dovuto pagare i danni altrui.
Un breve elenco di star che hanno avuto rapporti altalenanti con l’Agenzia delle Entrate.
Tiziano Ferro e il debito da 9 milioni di euro
Tiziano Ferro in questo elenco è solamente uno degli “ultimi”. Notizia di mesi fa quella relativa al Tribunale Civile di Latina che aveva convalidato l’esecuzione esattoriale dell’Agenzia delle Entrate a carico del cantante. Un debito complessivo pari a 9 milioni di euro. C’è però da dire che non è cosa “nuova”. Tiziano Ferro e il Fisco sono legati da una causa legale che andava avanti da anni.
Shakira e le accuse dello Stato spagnolo
Anche la star internazionale Shakira, non troppo tempo fa, ha dovuto fare i conti nell’immediato con il Fisco. Il tutto mentre dall’altra parte veniva posta la parola “fine” alla sua storia d’amore con il calciatore Piqué, al quale ha dedicato la sua ultima canzone. Shakira è stata accusata di frode fiscale dallo Stato spagnolo per aver evaso circa 14,5 milioni di euro in un periodo compreso tra il 2012 e il 2014.
Valentino Rossi: “Ero in una ragnatela”
“Ero in una ragnatela da cui non potevo uscire, però ho pagato ed è iniziata una nuova vita“, era stato invece il commento a La Gazzetta dello Sport di Valentino Rossi, campione a due ruote. Il fattaccio, ormai acqua passata, risale al 2007: l’anno in cui il fisco aveva contestato al campione della MotoGP circa 60 milioni di debito per un periodo compreso tra il 2000 e il 2006.
Sophia Loren: 31 anni dopo la Cassazione le ha dato ragione
“È una vicenda vecchia di 30 anni fa in cui ho avuto finalmente ragione“. Anche la diva del cinema Sophia Loren nel lontano 1982 ha avuto rapporti molto ravvicinati con l’Agenzia delle Entrate. Tutto aveva avuto inizio nel 1973, quando la Loren venne accusata di aver evaso il fisco, condannata un mese dopo ad un mese di reclusione per il fatto. Trasferitasi in Svizzera e tornata in Italia nell’82, la Loren venne intercettata e arrestata. Dopo però 31 anni di battaglia legale, era arrivata la sentenza della Corte di Cassazione che spiegava perché la Loren non dovesse in alcun modo finire in carcere, per un errore nel calcolo delle tasse, accogliendo il ricorso dell’attrice.
Gianna Nannini: il patteggiamento
“Altri hanno sbagliato, lei si è fidata“, erano state invece le parole dell’avvocato Bongiorno in difesa della sua cliente a La Repubblica, Gianna Nannini. Anche la rockstar ha fatto i conti con il fisco che in passato l’aveva accusata di presunta evasione fiscale da oltre 3 milioni di euro. Al termine della battaglia legale è stato accolto il patteggiamento del pm, dopo aver mostrato le già avviate trattative di risarcimento della Nannini. Le accuse erano circoscritte ad un periodo tra il 2007 e il 2012.
Altri vip: Cristina Chiabotto e il fisco in mano alle persone sbagliate
“Mi sono fidata delle persone sbagliate“, queste invece sono state le parole a commento, rilasciate a La Repubblica, di una vicenda spiacevole che riguarda il passato di Cristina Chiabotto. L’ex Miss Italia era stata accusata di avere un debito da circa 2 milioni di euro, accumulato tra il 2008 e il 2013. “Purtroppo in totale buona fede mi sono affiata ai professionisti sbagliati. Sono stata mal consigliata sotto il profilo fisca, quando, ancora giovanissima a 19 anni ho iniziato la mia attività“, aveva spiegato la Chiabotto saldando i conti.
Ezio Greggio: il contenzioso nel 2015
Il contenzioso tra Ezio Greggio e l’Agenzia delle Entrate risale invece al 2015 e si è concluso in fretta con un patteggiamento da 45mila euro “senza menzione penale“. In questo caso le prime indagini avevano avuto inizio nel 2013. “La scelta di patteggiare non equivale al riconoscimento di alcuna colpa, fatto confermato da sentenze di Corte di Cassazione e var Tar“. Così nel comunicato che ai tempi venne pubblicato da La Stampa.
La rabbia di Mara Venier: “Mi hanno truffata”
“Sì, mi hanno truffata, derubata, derisa e ingannata. E adesso per evitare il peggio, ho dovuto pagare di corsa anche il condono. 77 milioni, tutto perché uno si fida del proprio commercialista“. Queste erano state le durissime parole di Mara Venier, costretta a pagare per fatti risalenti al lontano 1983. Tasse che pensava di aver pagato regolarmente, ma soldi che invece erano finiti nelle tasche sbagliate. Quelle erano state le parole affidate a La Repubblica.