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MUSICA

Jovanotti, problemi prima del Jova Beach Party: l’attacco del Codacons

“Intollerabile”, il Codacons prende di mira il Jova Beach Party a pochi giorni dal debutto a Lignano Sabbiadoro

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Jovanotti Codacons

Jovanotti e il Jova Beach Party nel mirino del Codacons

Dopo Sabrina Giannini anche il Codacons attacca da vicino Jovanotti per il suo Jova Beach Party. Mentre lo spettacolo si prepara per andare in scena a Marina di Ravenna dopo il debutto dello scorso weekend a Lignano Sabbiadoro, piovono critiche contro l’organizzazione.

Jova Beach Party sotto accusa: “Intollerabile”

Il Jova Beach Party concentra molto del suo successo proprio sulla forza delle sue location, habitat naturali meravigliose, pure, selvagge. Talmente pure e talmente naturali da essere aree protette. La grande festa di Jovanotti rischia di avere pesante conseguenze sull’ambiente proprio in virtù delle location scelte. A sottolinearlo sono gli ambientalisti, il WWF e ora anche il Codacons. “È intollerabile che un evento pubblico per di più dedicato alle tematiche della sostenibilità produca disagi e danni sul fronte ambientale“, le parole di Carlo Rienzi, presidente del Codacons, all’AdnKronos.

Sabrina Giannini: “Insopportabile ipocrisia”

Ma colpa di Jovanotti e del solo Jova Beach Party? Non proprio. Come sottolinea Rienzi, il problema fa capo anche a chi rilascia i permessi. “Le amministrazioni comunali che forniscono permessi e autorizzazioni ai concerti e che devono vigilare su come si svolgono tali eventi e prevenire abusi e danni all’ambiente“.

Già qualche giorno da la stessa Sabrina Giannini, di Indovina chi viene a cena, sempre all’AdnKronos aveva accusato Jovanotti di insopportabile ipocrisia: “Jovanotti che si dichiara ambientalista, dice di non mangiare carne e poi ha come main sponsor dei suoi concerti sulla spiaggia Fileni. È tra i maggiori allevatori intensivi di polli, risulta incongruente“. E sull’ambiente e gli spazi concessi al cantante: “È strano gli sia concesso di fare concerti accanto a parchi naturali ed aree protette, visto che ad oggi l’art.9 della Costituzione non tutela più il solo paesaggio, ma anche l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi [..]”.

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