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Influencer, arriva il patentino obbligatorio: cosa cambia
La nuova misura adottata per ridurre la disinformazione
Prima di poter diffondere i propri contenuti bisogna certificare le proprie competenze: la nuova misura è già operativa
Influencer, sì, ma certificati: è stato infatti diramato un nuovo codice di condotta per i creatori di contenuti digitali che impone il possesso di un “patentito” che certifichi le proprie competenze. La decisione ha già iniziato a produrre i suoi effetti in Cina, il Paese che ha adottato tale misura, dove i lavoratori del settore legale, medico e finanziario, qualora volessero utilizzare i social come strumento divulgativo, hanno l’obbligo di esibire certificati attestanti qualifiche specifiche.
La Cina prova a regolamentare i social network: i divieti ai minori di 16 anni
Tali documenti saranno verificati minuziosamente dalle piattaforme prima che il permesso di “azione” venga rilasciato. La Cina sta così continuando a regolamentare un settore in continua crescita, che porta con sé problematiche legali non certo trascurabili. Altre misure adottate dallo Stato asiatico sono le seguenti: divieto ai minori di 16 anni di giocare ai videogame più di 3 ore a settimana, guardare video il diretta streaming dopo le 22 ed effettuare regali agli influencer. La misura servirà, nell’idea del governo cinese, ad evitare la disinformazione in ambiti ritenuti sensibili.