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Perché si parla del cavo unico per smartphone?

Dotare i dispositivi tecnologici con caricabatterie differenti sarà presto vietato

Avatar di Marco Zoccali

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Cavo unico di tipo Usb-C

Come mai l’Europa sta per rendere obbligatorio l’alimentatore con porta di tipo Usb-C?

La Commissione Europea, il Parlamento e gli Stati membri hanno raggiunto una prima intesa sulle direttive future che porteranno con tutta probabilità all’adozione di un nuovo standard tecnologico per l’alimentazione di smartphone e dispositivi elettronici.

Consumatori e ambiente: cosa cambia con il cavo unico

L’obiettivo è quello di uniformare la tipologia di cavi adottati dalle varie aziende produttrici, facendo diventare obbligatori i caricabatterie con porta di tipo Usb-C. In tal modo si potranno avere molteplici effetti auspicati e auspicabili, come la riduzione dei rifiuti tecnologici e l’agevolazione economica e pratica dei consumatori.

Apple non ci sta

Tutti d’accordo dunque? Ovviamente no. Apple ha infatti espresso il suo disappunto per la proposta che da anni è dibattuta nelle sedi governative europee. L’azienda statunitense, da sempre avvezza a customizzazioni esclusive dei propri prodotti e poco propensa alla compatibilità con la concorrenza, ha da tempo in uso per i propri device cavi di tipo lightning. L’obbligo di conversione ai modelli Usb-C potrebbe dunque causare uno stravolgimento produttivo e commerciale indesiderato da Apple, che infatti lo avversa.

usb c cavo

Meno sprechi e maggiore compatibilità: i benefici del cavo unico

Ad ogni modo la misura sembra indirizzata a trovare riscontro pratico entro il prossimo biennio. I consumatori sarebbero tutelati maggiormente, non dovendosi più preoccupare della compatibilità degli alimentatori e potendone sfruttare uno per più dispositivi. A tirare un sospiro di sollievo sarà anche l’ambiente. L’annoso problema del riciclo dei rifiuti elettronici impone misure di cambiamento. Il tasso medio di recupero si assesta in Europa a meno del 40%, con l’Italia relegata in fondo alla classifica (solamente il 32,1% dei prodotti viene riciclato). Fonte Eurostat 2020.

Ricarica wireless ed etichette: le altre idee della Commissione Europea

L’Europa vuole però non vuole fermarsi al solo cavo alimentatore. Sono al vaglio misure per diffondere sempre più i caricatori wireless e per informare in maniera esaustiva (con apposite etichette) i consumatori sulle opzioni di ricarica consentite dai caricatori.

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