TV e SPETTACOLO
Paola Ferrari, lo sfogo dopo l’addio: “Presa di mira in modo volgare e forte”, e la confessione sul tumore maligno
Paola Ferrari dopo 20 anni di carriera abbandona la scena Rai ma prima si confessa su critiche e sessismo subìto
Paola Ferrari, dopo 25 anni di carriera giornalistica nel mondo dello sport, all’inizio di agosto ha annunciato e confermato di voler dire addio al piccolo schermo e alla Rai per potersi dedicare ad altri progetti tra cui il cinema. Un addio sofferto per certi versi e pure indotto dalle numerose critiche che le sono piovute addosso negli anni spesso e volentieri anche sul suo aspetto fisico e sul suo essere donna in un mondo, come quello del calcio, ancora impregnato di maschilismo.
Paola Ferrari e l’addio alla Rai: tra carriera e critiche
Donne che parlano di calcio, ancora un tabù in un numero di realtà molto ben più numeroso di quanto si possa immaginare. “Sono una persona che divide perché ha sempre detto quel che pensava – si sfoga alla luce del suo addio alla Rai dopo oltre 20 anni di impeccabile carriera la giornalista sportiva Paola Ferrari a La Verità – Ho dato spesso fastidio“, aggiunge a ridosso di una scadenza imminente appuntata in agenda nel 2022 quando, dopo il Qatar, dirà addio al piccolo schermo. “Non mi permetto di parlare dell’azienda – aveva dichiarato a ItaliaOggi riferendosi alla Rai – anche se ovviamente la perdita dei diritti della Champions League e della Coppia Italia è una ferita ancora aperta. Dopo gli Europei di Calcio e le Olimpiadi di Tokyo, comunque, il messaggio degli italiani alla Rai è molto chiaro: vogliamo lo sport in chiaro, ci piace vederlo sulla Rai“.
Su Alessandro Cattelan: “Uno di quelli che mi ha presa più in giro“
Una carriera, la sua, da sempre imperversata dalle critiche molte delle quali pesanti e a titolo gratuito: “Da quando ha scritto che io sembro un uomo con la parrucca – dichiarava riferendosi ad Aldo Grasso – non leggo più nulla di suo. Ma in generale RaiSport gode di simpatie minori sulla stampa e nella critica. Si esaltano telecronache o narrazioni di questo e di quello, ma non leggo mai nulla di così positivo su giornalisti bravissimi come Alberto Rimedio, Alessandro Antinelli, Alessandra De Stefano, Franco Bragagna e tanti altri. Anzi, se possono, dicono qualche mezza cattiveria. Su di me, il mio trucco, le mie luci in tv, ne hanno dette tantissime. E tra l’altro uno di quelli che mi ha presa più in giro è stato Alessandro Cattelan“.
Le critiche sul suo aspetto e il tumore: “La paura mi è venuta dopo“
A ciò si aggiunge il peso per essere sempre apostrofata come “la moglie di” dopo il suo matrimonio con il figlio di Carlo De Benedetti, o “l’amica di” per il suo rapporto stretto con la Santanché. Ma le critiche sull’aspetto fisico e sulla sua età sono quelle più segnanti: “Il fastidio è più perché nessuno mi ha mai difesa e per la solita ipocrisia di questo Paese. Si parla tanto di critiche sull’aspetto fisico delle donne – racconta la Ferrari a La Verità – ma io sono stata presa di mira in modo volgare e forte, anche da molti comici della sinistra, paladini delle donne quando fa comodo a loro“. Poi il retroscena su un tumore maligno che l’ha colpita al volto: “Questa è un’aggravante delle critiche. Ho avuto un tumore maligno, in viso. Destabilizzante, per chi lavora in video. L’ho affrontato e sono stata fortunata perché non sono stata in pericolo di vita. La paura semmai mi è venuta dopo“.