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L’altro Colosseo: il capolavoro razionalista da non perdere a Roma
Non solo Anfiteatro Flavio, Roma ha anche un Colosseo spigoloso
A Roma c’è anche un Colosseo quadrato: viaggio metafisico a Palazzo della Civiltà Italiana
Roma e il Colosseo. Quello tra la Capitale e il suo monumento simbolo è un legame che crea un binomio inscindibile, che spesso però porta a sottovalutare la bellezza e l’importanza storico-culturale di altri luoghi unici della città. Uno di questi esempi è l’altro Colosseo, quello quadrato, il cui nome istituzionale è Palazzo della Civiltà Italiana. Si tratta di un parallelepipedo in travertino decorato con archi che rimandano immediatamente al ben più famoso Anfiteatro Flavio.
L’incontro architettonico tra razionalismo e regime fascista
Dalla posa delle fondamenta nel 1938, l’inaugurazione ha dovuto attendere fino al 1953, naturalmente anche a causa della Seconda Guerra Mondiale. La rigorosità nelle forme, racconta l’incontro tra il razionalismo e l’architettura di regime, ma riesce a distaccarsi dal rimando al ventennio grazie al suo fascino metafisico.
Ombre, luci e geometrie: il Colosseo quadrato che rimanda ai quadri di De Chirico
Trovarsi davanti al Colosseo quadrato ci si ritrova immersi in un’opera di Giorgio De Chirico, dove geometrie architettoniche e ombre e luci, diventano un non-luogo difficile da ritrovare a Roma. Omaggio all’Italia e agli italiani, l’intera opera è nata per essere un’esaltazione delle virtù del popolo, raccontate da frasi incise a caratteri cubitali e da decine di statue eroiche. Inserito tra gli edifici di interesse culturale dal Ministero della Cultura, oggi e fino al 2028 il Palazzo della Civiltà Italiana è concesso in uso alla maison di moda Fendi.