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Diletta Leotta nella bufera, interviene l’organizzatore: “Parola d’ordine era stupire”
Scoppiata la bufera, la parola di chi ha organizzato l’evento per la Leotta
Le “donne-lampadario” alle festa di compleanno per i 30 anni di Diletta Leotta sono un’immagine che proprio in questo momento storico non avevamo affatto bisogno di vedere. I fatti storici, quelli davvero rilevanti, riportano l’attenzione mondiale sull’importanza di difendere i diritti delle donne; i fatti del gossip, senza volerlo, ne ribadiscono l’importanza la dimensione. In un contesto particolarmente polemico si inserisce ora anche la voce dell’organizzatore dell’esclusiva festa siciliana per il compleanno della Leotta, Luca Melilli.
“Donne-lampadario” alla festa della Leotta: parla l’organizzatore
Di Luca Melilli l’idea del White&Shining, il tema della festa per i 30 anni del volto di DAZN, Diletta Leotta. Una festa esclusiva in una location incantevole in quel della Sicilia, terra d’origine della Leotta ma anche una festa che oggi è stata al centro di dure critiche per quelle donne vestite da mere abat-jour a bordo piscina, parte della coreografia della festa. Immagini che hanno indispettito gli utenti sui social che si sono lasciati andare a lunghe riflessioni sul “ruolo della donna”, ridotto ai minimi termini in quell’abbigliamento da puro “arredamento”. Difende però la sua idea, puramente artistica e scenografica, chi ha organizzato l’evento.
“Parola d’ordine era stupire“, e interviene anche il fratello Mirko
Così Luca Melilli, intervistato da Il Corriere della Sera: “Parola d’ordine era stupire. Facendo leva sull’effetto shining, abbiamo deciso di catapultare gli ospiti in una dimensione vagamente onirica e con effetti decisamente sparkling – spiega Melilli – L’esibizione delle ‘donne abat-jour’ era inserita all’interno di un disegno coreografico che ha animato tutti gli spazi della villa, dove erano presenti, acrobati e ballerine, per una serata dall’atmosfera felliniana“. Dello stesso pensiero il fratello di Diletta Leotta, intervenuto a sedare la polemica: “Non è stata nemmeno Diletta a decidere le coreografie, si è affidata all’agenzia, ma nessuno ci ha trovato niente di male. White and Shine era il dress code della festa, vedere delle ballerine con un copricapo da paralume non ha colpito nessuno. Peraltro, quello era un solo balletto di tanti altri, e c’erano pure ballerini, non solo donne. Hanno fatto performance sull’acqua, suonato il violino, cose diverse“, le parole del fratello riportate da Il Giornale.