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Fingerprinting: il tracciamento via impronta digitale che ci osserva per mesi
Che cos’è il Fingerprinting, il tracciamento digitale capace di osservare i nostri movimenti per mesi
Fingerprinting: tutto sul sistema di tracciamento che si serve della nostra impronta digitale
La pratica del “fingerprint” del dispositivo è cosa ormai comune e nota a tutti sebbene molti non sappiano darne una definizione letterale. Il fingerprint non è altro che il tracciamento attraverso l’impronta digitale sul dispositivo, una nuova via di accesso e sblocco per numerose funzioni del cellulare ma non solo, da tempo ormai inglobata anche dalle realtà del computer. Proprio il fingerprinting sembra però essere ora al centro di non poche polemiche dal momento che sarebbe risultato molto più invasivo nei confronti della privacy rispetto ai noti cookie. Il fingerprinting permette infatti ad aziende e non solo di creare un profilo unico all’utente, bastato su hardware e software, che permette loro di tener traccia di informazioni preziosi riguardo gusti, preferenze web. Un bel pacchetto di informazioni che possono tornare molto utili.
Fingerprint del dispositivo: qual è il confine fra privacy e marketing?
Il tracciamento Fingerprint, oltretutto, può rimanere “attivo” per lungo tempo, anche mesi interi e anche successivamente alla cancellazione dei propri dati dal browser che si è scelto senza tener conto della modalità di navigazione in incognito. Il sistema è infatti usato perlopiù con finalità di marketing. Se da un lato aumentano i metodi per proteggere la nostra privacy online, parallelamente crescono anche le tecnologie usate dall’industria pubblicitaria per aggirarli: l’ad-blocker, per quanto efficace, sembra infatti non essere più sufficiente, dato che spesso è il dispositivo stesso che stiamo usando per la navigazione a trasmettere i dati a un server ricevente. A nulla sembra valere anche il cambiare più browser nel corso della permanenza su internet, visto che ormai il Fingerprint è cross-browser. È consigliabile tenere sempre aggiornato il browser e, eventualmente, ricorrere all’attivazione di servizi VPN, una rete virtuale privata, che permette la navigazione in modalità criptata, senza poter subire hackeraggi o tracciamenti.