Attualità
Dal bianco e nero al 4K: la guerra si fa nitida (e social)
Così non si era davvero vista prima
2022: la Guerra in tasca
Nell’ansia di una mattina in cui praticamente ogni giornale al mondo ha rilanciato la notizia della dichiarazione di guerra fatta da Vladimir Putin all’Ucraina, ci si accorge che è fin troppo facile osservare cosa sta accadendo realmente nella nazione attaccata.
La guerra scorre tra le nostre mani, sugli schermi dei nostri smartphone e la velocità di fagocitazione dei video dei primi bombardamenti, delle news e delle reazioni sui social appare completamente in nostro controllo. Un potere fittizio, che unito all’agio medio in cui si vive tutti noi, rende difficile realizzare appieno che il mondo sta osservando gli albori di una guerra dal potenziale drammaticamente distruttivo.
Sembra un film. Perché fortunatamente in pochi l’hanno vissuta davvero una guerra, perché siamo sempre troppo lontani e disinteressati a ciò che accade a distanza e, soprattutto, perché il tramite visivo-informativo dal quale apprendiamo cosa sia questo conflitto è lo stesso sul quale siamo abituati a passare tempo piacevole, spesso come fruitori di serie tv e, appunto, film.
Alta tensione in altissima definizione
La guerra in 4K è strana. La guerra così veloce è strana. Non c’è tempo per capire, per assorbire i dati che arrivano a ritmo da fibra ottica. Parlando di guerra spesso ci si riferisce ad una sola di queste, quella con la G maiuscola. Quella che coinvolse tutto il mondo e si sperava di non vedere replicata mai più. La guerra che si pensa possa essere imitata dalla derivazione di questo odierno attacco di Putin all’Ucraina. Ecco, quella Guerra, la più famosa, è ciò che ha spiegato a tutti noi, che cosa la guerra significhi. Lo ha fatto con la memoria dei più anziani, certo, ma soprattutto con le immagini. La guerra documentata fa paura. Sbatte tutto davanti agli occhi. Vi era, fino a ieri, una certa distanza di sicurezza da quel conflitto, dalla sua brutalità: il bianco e nero. L’assenza di colore faceva sentire lontana nel tempo la Guerra di tutto il mondo, esorcizzandola.
Questa mattina i raid russi in Ucraina sono a disposizione in dettagliato dramma, in miliardi di pixel colorati, accompagnata da sirene che ululano nei nostri timpani attraverso cuffie wireless dal prezzo di una fuga di propaganda russa dal Donbass.
Possiamo ancora scegliere se vedere le immagini o no, metterle in pausa o raddoppiarne la velocità, possiamo addirittura dire la nostra, pensando che i nostri commenti contino davvero per chissà chi. Ciò che non possiamo fare e però rimuoverla dal nostro catalogo streaming, perché sarà in trend per molto, molto tempo.
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