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A Belgrado c’è un “albero liquido”: il futuro della lotta all’inquinamento nelle città
La nuova frontiera della riduzione dell’anidride carbonica è l’albero liquido: la sua prima apparizione a Belgrado
Un albero “liquido” per contrastare l’inquinamento nelle grandi città: di che cosa si tratta
L’albero liquido contro l’inquinamento, di recente installazione a Belgrado, è un bioreattore che purifica l’aria 50 volte più potente di un albero naturale. Ha l’aspetto di un grosso acquario, ma con l’acqua verde. Dentro vi sono decine di micro alghe, che riducono l’anidride carbonica attraverso il processo della fotosintesi. Alcune pale interne aumentano la condizione di “stress ambientale” delle micro alghe, rendendo più efficiente il processo di sintesi del gas serra. Questo sistema rende il bioreattore più efficace di un albero naturale nel contrastare l’aumento dell’anidride carbonica, ma “i grandi acquari verdi” non possono (ancora) sostituire gli alberi tradizionali.
L’albero liquido: una soluzione ecologica dove non c’è terreno
Purtroppo quasi certamente queste misure e queste nuove tecnologie, lo si deve sottolineare, sembrano essere arrivate “troppo tardi”, quando già è opportuno parlare di emergenza. Nell’agenda si legge infatti come entro il 2030 i Paesi si sarebbero impegnati ad abbassare o, alla peggio, contenere le emissioni così da arrestare il pericoloso aumento della temperatura globale ma, ad oggi, le emissioni inquinanti risultano essere maggiorate del doppio rispetto a quanto previsto dai patti internazionali.