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Nicola Savino e il rapporto difficile con il padre: “La sua assenza è il mio problema”
Non è il successo a cancellare le cicatrici del passato, e Savino lo sa bene.
Nicola Savino e la malattia del padre
Quando si ha a che fare con rapporti tra genitori e figli, ci sono sempre due piatti della bilancia: da un lato l’amore incondizionato che si prova, dall’altro i danni pericolosi (più o meno consapevoli) che questo sentimento può provocare. I problemi derivanti da rapporti familiari difficili non si superano certamente con il raggiungimento dei 18 anni, ma ci vogliono anni. Talvolta, una vita intera. Sembra assurdo che problemi di questo tipo abbiano lasciato cicatrici sull’anima allegra e sorridente di Nicola Savino eppure, nonostante oggi sia un uomo di successo, anche lui soffre di traumi legati alla sua infanzia e adolescenza che ancora si fanno sentire. Molti di questi sono legati alla malattia del padre.
Le parole toccanti sulla sua vita
Come Nicola Savino racconta in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, suo padre ha iniziato a soffrire di una malattia grave dalla quale non è mai uscito. “Ha avuto una depressione fortissima. Si è ammalato proprio quando sono nato io, ma poi è peggiorata.” Negli ultimi anni di vita del padre, poi deceduto nel 2014, Savino racconta di come è riuscito ad andare oltre la malattia, arrivando a comprenderla e ritrovando così un rapporto con quel genitore di cui ha tanto sofferto l’assenza. “Posso dire con certezza che nonostante la malattia non ha mai fatto mancare a me e alle mie sorelle l’amore».” E aggiunge: “«Negli ultimi 15 anni della sua vita abbiamo recuperato. Con i primi guadagni di Colorado gli ho comprato una piccola casetta vicino alla mia: l’ho seguito, accudito, stava bene. Per tutto quel tempo siamo stati molto vicini.“