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MUSICA

Splendido splendente: com’è nato il successo di Donatella Rettore

Sapete davvero tutto su Donatella Rettore? Mettetevi alla prova con queste 7 insolite curiosità su di lei

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Le più insolite curiosità su Donatella Rettore

Amanti di Donatella Rettore a rapporto: 7 curiosità sull’attività della cantante e paroliera di Castelfranco Veneto, le sapete tutte? Ad esempio, sapete come è nata la celebre canzone Splendido Splendente?

Il primo album di Donatella Rettore, a lungo introvabile

Il primo supporto di lunga durata inciso da Donatella Rettore, ancora 19enne ma già brillante e originale autrice dei suoi testi, esce nell’estate del 1974, subito dopo l’esordio al Casinò di Sanremo con Capelli sciolti. Il 33 giri s’intitola Ogni giorno si scrivono canzoni d’amore e contiene 10 brani, tra cui Maria Sole. Questo primo lavoro, però, viene messo ben presto fuori catalogo e sarà ripubblicato in CD solo a fine millennio da un’etichetta indipendente.

1977: l’omaggio a Luigi Tenco

Nel secondo LP, uscito nel 1977 in coincidenza con la seconda partecipazione a Sanremo (e proprio nella prima edizione ospitata dal Teatro Ariston) con la canzone Carmela, storia di una “pasionaria” della Guerra di Spagna fine anni Trenta, Rettore confeziona con il compositore Claudio Rego, già allora suo compagno, un brano dal titolo È morto un artista. Si trattò per certi versi un omaggio a Luigi Tenco in occasione del decimo anniversario della scomparsa, avvenuta durante il Festival di Sanremo del 1967. Il ritornello recita: “È morto un artista, e invece di piangere fanno festa“.

1978: Donatella Rettore scrive testi per altri

Prima di legarsi alla casa discografica Ariston, con la quale finalmente esploderà di lì a poco in Italia e in alcuni Paesi del mondo, Donatella Rettore prova a fare la paroliera a tempo pieno. In questa veste dapprima offre alla cantante romagnola Dora Moroni, pupilla del presentatore Corrado Mantoni, il brano Ora per il Festival di Sanremo 1978 e poi i motivi Dormire con te e Pussa via al trio Le Ciliegie Amare, di cui è chitarrista e cantante proprio il compagno dell’artista veneta, Claudio Rego.

Dalla lettura di un articolo scientifico a Splendido splendente

Un giorno di fine 1978, mentre riposa in una stanza d’albergo sfogliando un quotidiano, Donatella Rettore rimane colpita da un interessante articolo d’argomento scientifico. Si parla di chirurgia plastica e in particolare della possibilità per l’uomo di modificare il proprio volto con un semplice, apposito intervento. Colpita da questa notizia, la cantautrice prende carta e penna e nasce il testo di Splendido splendente, che sarà il suo primo grande successo, nonché uno dei “tormentoni” dell’estate successiva.

Una breve e poco fortunata collaborazione con Elton John

Nel 1981 Rettore vince il Festivalbar con la divertente ed autoironica canzone Donatella, ma la facciata B del 45 giri sorprende i più, perché si tratta di una canzone in lingua inglese dal titolo Remember, scritta appositamente per lei da Elton John e Bernie Taupin. Un grande onore per Donatella, la quale però non riesce a sfondare nei difficili mercati anglosassoni. Anche un successivo tentativo con la canzone This time, offerta a Donatella dagli autori britannici Gary Osborne e Richard Kerr, non funzionerà più di tanto.

Al cinema la Rettore diventa Cicciabomba: l’insolita curiosità

Nel 1982 si schiudono anche per Rettore le porte del cinema. Il film da lei interpretato, scritto da Giorgio Mariuzzo e diretto da Umberto Lenzi, s’intitola Cicciabomba e narra la storia di una ragazza assai grassa che riesce non solo a dimagrire, ma anche a mettere in riga la bella e viziata sorella. Nel cast figurano pure due grandissime attrici del passato, Paola Borboni e Anita Ekberg, mentre nella colonna sonora le canzoni della Rettore si alternano a brani di gruppi “metallari” in voga al tempo, come gli inglesi Saxon e i nordamericani Blue Oyster Cult.

Donatella Rettore e la passione per le ospitate in tv, fino a Sarabanda

In quasi 50 anni di carriera, Donatella Rettore è apparsa costantemente sul piccolo schermo. E non solo come ospite musicale di trasmissioni specializzate o di programmi di intrattenimento come Domenica In (specie nelle ormai antichissime e gloriose edizioni condotte da Corrado Mantoni e da Pippo Baudo), ma pure quale parte integrante del cast, come in Zim Zum Zam (1981) ed Illusione (1982), fino ad arrivare a Ora o mai più (2019). Inoltre, nel 1998 ha partecipato su Italia 1 a una puntata speciale di Sarabanda i cui concorrenti erano noti cantanti italiani.

A cura di Cesare Borrometi

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