Serie Tv
‘Non mi lasciare’, la nuova serie tv su Rai1 con Vittoria Puccini: “Fa capire che il web nasconde pericoli”
Una nuova serie targata Rai che racconterà i pericoli insiti nel dark web
Vittoria Puccini torna su Rai1 con una nuova serie tv, in partenza il prossimo 9 gennaio
Non mi lasciare è la nuova serie tv che prenderà il via su Rai1 a partire dal prossimo 9 gennaio e avrà come attrice protagonista Vittoria Puccini, nel ruolo dell’ispettrice Zanin. Il progetto è incentrato sui pericoli per i più giovani legati al dark web.
Non mi lasciare: la nuova serie Rai con Vittoria Puccini
Non mi lasciare è il titolo della nuova serie con cui Vittoria Puccini affronterà le tematiche del dark web, della dipendenza digitale dei più giovani e i pericoli legati a questo anfratto del mondo online. Nel ruolo di Elena Zanin, la Puccini è chiamata ad indagare nella sua Venezia su di un turpe caso che vede come vittima un bambino. Il rientro da Roma nella sua città Natale la porterà a confrontarsi ancora una volta con il suo doloroso passato, oltre che con i crimini legati al suo lavoro.
Non mi lasciare: il cast e la trama della nuova serie Rai
Nel cast della serie prodotta da prodotta da Rai Fiction e Paypermon, ci saranno anche Alessandro Roja e Sarah Felberbaum. Come ha avuto modo di raccontare l’attrice protagonista in un’intervista a la Repubblica, lo show innescherà nello spettatore domande sul nostro attuale presente e sui pericoli del mondo digitale: “La Rai è stata coraggiosa, sono tematiche difficili da affrontare, i ragazzini vengono adescati attraverso i social e la Playstation. Quello che succede nella realtà. La serie fa capire che il web va usato con intelligenza perché nasconde pericoli“.
Sempre nell’intervista, l’attrice ha avuto modo di delineare meglio cosa aspettarsi lungo gli episodi di Non mi lasciare: “Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, gli autori di Gomorra – La serie, hanno fatto un lavoro bellissimo: la sceneggiatura intreccia il lavoro della polizia al privato dell’ispettrice Zanin, donna risolta nella professione, molto meno nella vita quotidiana. E’ una donna vera“.