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Festival di Sanremo 2022, Amadeus prepara il “triplete”: “Due cose non mi sono mai piaciute”
Amadeus prepara il suo Festival di Sanremo tra le incognite Fiorello, Maneskin e super ospiti
Festival di Sanremo 2022: è (quasi) tutto pronto
Amadeus si prepara a prendersi la scena sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per la sua terza volta di seguito al timone, in qualità di conduttore e direttore artistico, del Festival di Sanremo. Una competizione canora ma anche uno degli eventi più attesi in Italia che ha saputo modellare alla perfezione con tanta cura e attenzione per la musica, per le canzoni, le uniche indiscusse protagoniste del suo Festival.
Le confessioni e i segreti di Amadeus a poche settimane dal via.
Festival di Sanremo 2022, Amadeus: “Due cose non mi sono mai piaciute”
Amadeus ex machina prepara il Festival 2022: le prime impressioni da Sanremo
Basta “casting di rito”, addio ai classici “tormentoni sanremesi”, stop al “volto che funziona a Sanremo”: con Amadeus il Festival di Sanremo è cambiato e in questi ultimi 3 anni si è evoluto, portando la sua immane e prestigiosa tradizione nelle cuffie di un pubblico che vive di musica oltre la settimana di Sanremo. E mentre Musica Leggerissima e Chiamami per nome hanno avuto eco in radio sino a qualche mese fa, tralasciando il successo mondiale dei Maneskin, pur non vincendo il Festival di Sanremo, Amadeus prepara un Sanremo-Ter degno di lode. Grandi nomi della musica, pilastri delle sonorità italiane, a nomi freschi, giovanissimi, esplosivi: da Blanco a Iva Zanicchi, da Dittonellapiaga a Gianni Morandi. Al Festival di Sanremo di Amadeus conta solamente la potenza della canzone. Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, Amadeus racconta il suo personale Festival di Sanremo “numero 3”: “Non poteva essere anacronistico rispetto alla radio, a YouTube e a Spotify, a un certo punto sembravano due mondi separati, di qua a Sanremo e di là la musica che la gente ascolta davvero – racconta Amadeus – [..] Due cose non mi sono mai piaciute. Una è il concetto di ‘canzone sanremese’. È un cliché che va eliminato, al Festival devi portare la canzone che faresti comunque. La seconda cosa è la composizione del cast un po’, come dire, ‘ipocrita’, per cui devono esserci un tot di cantanti di un genere e un tot di un altro, un certo numero di donne e uno di uomini, qualche nome famoso, la divisione per case discografiche… No“.
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Conduttori, Fiorello e Maneskin: le confessioni di Amadeus
E così Amadeus racconta come il suo vivere a orecchio sia stato l’unico parametro effettivamente in gioco in sede di selezioni dei brani per il Festival. Sull’eventuale ritorno all’Ariston dei Maneskin ancora non si può dire nulla: “Non lo so, lo spero“. Ancora nessun indizio nemmeno sulle personalità che potrebbero condurre insieme a lui il Festival puntata dopo puntata: “Ho ancora vaghi pensieri sui conduttori, lo spettacolo attorno alla gara sto cominciando a prepararlo adesso. Ho un quaderno sul quale scritto tutto, prendo appunti per non dimenticarmi qualche idea che mi viene all’improvviso“. E nemmeno su Fiorello Amadeus si sbilancia: “Noi non parliamo mai di Sanremo, le sue presenze sono sempre state decise all’ultimo. Quando mancheranno pochi giorni al Festival ci confronteremo“.