Papa Francesco segue la Via Crucis da Casa Santa Marta e invita alla riflessione sulle sofferenze del mondo

In una mossa che ha sorpreso molti fedeli e osservatori, Papa Francesco ha deciso di seguire la Via Crucis di questo Venerdì Santo non dalla consueta posizione al Colosseo, ma da Casa Santa Marta, luogo della sua residenza in Vaticano.

Tale decisione è stata comunicata all’ultimo momento dalla Sala stampa vaticana, suscitando una certa sorpresa tra coloro che si erano radunati presso l’antico anfiteatro romano, aspettandosi di partecipare al rito insieme al Pontefice.

La motivazione fornita dalla Santa Sede per questo cambiamento ha sottolineato la necessità di preservare la salute del Papa in vista degli impegni religiosi dei giorni successivi, ovvero la Veglia Pasquale e la Santa Messa della Domenica di Resurrezione.

La postazione del Papa rimane vuota

Di fronte a tale annuncio, il Colosseo si è trovato in uno scenario inaspettato: la postazione da cui il Papa avrebbe dovuto presiedere rimaneva desolatamente vuota, nonostante l’ampio dispiegamento di sicurezza e l’organizzazione atta ad accogliere l’evento fossero già state messe in atto.

Nonostante l’assenza fisica del Papa al Colosseo, l’importante evento religioso non ha perso di intensità e significato, soprattutto grazie al contributo personale di Papa Francesco alle meditazioni della Via Crucis. Per la prima volta, infatti, il Pontefice ha scritto le riflessioni da leggere lungo il percorso che commemora la sofferenza e la morte di Cristo sulla croce.

Questi testi hanno toccato profonde tematiche di attualità e di dolore umano: dalla piaga della guerra, che cancella il sorriso dai visi dei bambini, alle violenze e agli oltraggi subiti dalle donne; dal dramma degli anziani emarginati alla tragedia dei bambini non nati. Francesco ha anche affrontato il fenomeno degli “haters” sui social media, inserendolo in un contesto di riflessione più ampia sulle ferite del nostro tempo.

Le parole di Papa Francesco

Le parole del Papa, pur nella loro varietà, si sono ritrovate unite da un filo conduttore: la sofferenza del Cristo è rispecchiata nel dolore di molti innocenti nel mondo di oggi, vittime di ingiustizie, odio e abbandono.

In queste meditazioni, il Pontefice ha invitato i fedeli a riflettere sul significato profondo della Via Crucis, facendo proprie le sofferenze di Cristo attraverso la vicinanza e il ricordo di chi soffre nell’epoca contemporanea.