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Ornella Vanoni: “La mia vita è stata un inferno. Ero una brava ragazza, poi mi innamorai di Strehler”
Aneddoti, ricordi ma anche ammissioni: il passato di Ornella Vanoni, la metamorfosi
Il passato turbolento di Ornella Vanoni: la casta infanzia, poi l’incontro “infernale” con Giorgio Strehler
Si racconta ancora e ancora Ornella Vanoni ora che alla sua lunga carriera, tra le più longeve, deve aggiungere un nuovo capitolo che porta il nome di Calma Rivoluzionaria, il suo ultimo album che è stato inciso durante il suo tour nei teatri. Nuove confessioni, nuove ammissioni e certo, lo sguardo al passato non senza ripensamenti e conclusioni.
Ha ancora tanto da dire Ornella Vanoni e lo fa in musica, in poesia. “La mia vita è stata un inferno – così Ornella Vanoni parlando ad Andrea Conti – Ero una brava ragazza, educata in collegio, mai detto parolacce. Quando sono arrivata a Milano non sapevo cosa fare, così sono andata al Piccolo senza alcuna aspirazione teatrale“. È un mero aneddoto quello raccontato dalla Vanoni che ricorda quanto e come si innamorò di uno degli uomini che le hanno cambiato la vita, Giorgio Strehler: “Il maestro, il genio si è innamorato di me e io ero abbagliata, plagiata da questo amore. Mi sono messa con lui. Una tragedia bestiale, mia mamma piangeva sempre“.
Proprio l’amore per Giorgio Strehler, che tanto le dava a livello emotivo e che tanto le stava dando a livello artistico, l’aveva però portata a isolarsi dagli affetti più cari che giudicavano negativamente quell’amore. “Vivevo al Piccolo con Giorgio Strehler ed è stato difficile. Da quella brava ragazza che ero ho fatto un cambio, ero molto diversa da come mi sembrava di essere prima, anche in foto“.