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MUSICA

20 curiosità su Amy Winehouse tra aneddoti e successi

Tra miti, successi e aneddoti della più grande Amy

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Venti e più curiosità su Amy Winehouse, una voce che non conosce morte

Il 23 luglio del 2011 Amy Winehouse veniva trovata morta a Camden Square, nel letto della sua casa, tra enigmi e curiosità che ancora paiono irrisolti. Un timbro inconfondibile, una scrittura indelebile, la voce sporca da contralto a tratti nero, a tratti bianco. La morte di Amy Winehouse segnò per la musica un giorno di lutto a livello mondiale con la scomparsa di un talento indiscusso, consacrato in vita con tanto di elogi da personalità quali Mick Jagger, lo stesso Prince e che ha rappresentato un vero e proprio mito a cui hanno guardato Adele, Lady Gaga, Rihanna.

Una morte tragica, dolorosa, come tanti momenti della sua vita a partire dall’infanzia e che ha tristemente arricchito col suo nome la lista di personalità facenti parte del Club 27, artisti morti all’età di 27 anni come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison.

Amy Winehouse: 20 curiosità dalla vita alla carriera

Nel giorno del decimo anniversario della sua morte ricordiamo il mito di Amy Winehouse attraverso 20 curiosità sulla sua vita, alcune note a tutti altre invece ai più sconosciute per lasciarci poi cullare dall’avvolgente voce della Winehouse con una playlist dei suoi 10 più grandi successi tra cui Back to Black, vincitrice di ben 5 Grammy Awards.

1 – Le origini ebraiche e il legame con nonna Cynthia

Nata il 14 settembre dell’83, Amy Winehouse vantava nel suo passato origini ebraiche. Spesso infatti la cantante è apparsa in pubblico con un ciondolo con la Stella di Davide a cui era particolarmente affezionata. Figlia di un tassista e una farmacista, tra i suoi legami più forti c’è quello con la nonna Cynthia. Fu proprio a seguito della morte della nonna che iniziarono gli incubi della cantante, fortemente destabilizzata dalla separazione dei genitori.

2 – Il tentato suicidio a 10 anni

I forti dissidi interiori, i turbamenti adolescenziali, gli abusi alimentari e le dipendenze dalla droga e dall’alcool segnarono in maniera incancellabile l’esistenza, dall’adolescenza all’età adulta, la vita di Amy Winehouse. Scheletri nell’armadio che hanno abitato la sua vita senza tregua. Pare già alla sola età di 10 anni la giovanissima Amy tentò il suicidio ingerendo un quantitativo di pillole da overdose. A salvarla in tempo in quell’occasione fu un amico di infanzia. 15 anni dopo, furono proprio gli strascichi della bulimia e la dipendenza dall’alcool a strapparla a tutto il mondo.

3 – Sweet’n Sour

Aveva sempre 10 anni Amy Winehouse quando decide di fondare gli Sweet’n Sour, un gruppo rap amatoriale.

4 – Il sogno di diventare una cameriera o una reporter

L’eco della sua voce rende impossibile immaginare che nella vita Amy Winehouse potesse sognare qualcosa di diverso dall’essere una cantante. Eppure sembra che da piccola la Winehouse avesse tutt’altri progetti come, sulla scia di American Graffiti, diventare una cameriera di quelle sui pattini a rotelle. In adolescenza poi la accarezzò l’idea di diventare una reporter.

5 – Cacciata dalla scuola

Ribelle, anticonformista e schietta nella vita, nei testi e sul palco, la personalità di Amy Winehouse ebbe dirette conseguenze sulla sua carriera scolastica. Entrata a far parte della rinomata Sylvia Young Theatre School a soli 12 anni, presto la Winehouse la lasciò per scarso profitto dovuto per lo più, pare, alla sua “svogliatezza” nonché alle infrazioni al regolamento scolastico come quello di indossare gioielli (mentre lei portava i bella vista un piercing al naso).

Dai problemi con la legge alla nota passione per i tatuaggi: quello che non sai su Amy Winehouse, altre curiosità

6 – La schiettezza di Amy Winehouse

Tutti ricorderanno quando, nel giorno della morte della Winehouse, gli U2 in concerto nel Minnesota decisero di di dedicarle Stuck in a Moment You Can’t Get Out Of. Qualche anno prima però pare che durante un intervento di Bono Vox ai Q Music Awards, la stessa Amy Winehouse decise di zittirlo pubblicamente senza troppe reticenze: “Zitto, non me ne freganiente di quello che stai dicendo“.

8 – I problemi con la legge

I disturbi e ancor più spesso le dipendenze da droghe e alcool portarono spesso Amy Winehouse a doversi confrontare con la legge in prima persona. Numerosi furono le accuse di reato che gravarono sulla cantante come quella di aggressione ad un fan, a cui tirò un pugno, quella di aggressione ad un fotografo a cui diede una testata, quella di spaccio in Norvegia e quella di stalking nei confronti della compagna dell’ex marito Blake Fielder-Civil.

9 – L’amore maledetto per Blake

L’amore per Blake Fielder-Civil a più riprese venne imputato di essere tra i diretti responsabili dei problemi esistenziali della Winehouse che in più di un’occasione confessò come quell’amore così forte e catartico potesse essere per lei deleterio. Dopo la morte della Winehouse fu il fratello della cantante a rivelare come la presenza di Blake nella vita di Amy la condannò ad incrociare dipendenze da stupefacenti come ecstasy, eroina, cocaina e crack. I due si sposarono nel 2007 con appena 6 persone presenti alla cerimonia ma il loro matrimonio naufragò appena due anni più tardi.

10 – La passione per i tatuaggi

A tutti è nota la passione di Amy Winehouse per i tatuaggi tanto che se ne fece più di 15. Tra questi, quello sul cuore (la scritta di Blake) si riferiva proprio all’ex marito. Dei 15 tatuaggi sul corpo il primo fu la Betty Boop che la Winehouse si fece sul fondoschiena all’età di 15 anni.

11 – La passione per la moda

Entrando nel merito dei tatuaggi e più in generale dei look, iconico fu lo stile della Winehouse a cavallo tra la più classica pin-up americana fortemente influenzata dal rock. Amante del viola e del giallo su tutti i colori, la Winehouse fu al centro dell’attenzione per numerosi stilisti di fama mondiale che guardarono a lei per le loro collezioni e tra questi si nominano personalità come Karl Lagerfield ma anche Cesare Paciotti che le dedicò delle décolleté fucsia. Era invece il 2021 quando Amy Winehouse veniva chiamata a firmare una propria collezione per Fred Perry, in tutto ispirata agli anni ’50.

12 – L’acconciatura ad alveare

Deducibile dalle foto, Amy Winehouse non era nota per la sua altezza. La cantante era alta infatti appena 1,59m che però rimediava con le sue imponenti e magistrali acconciature. Si dice che proprio grazie alla sua iconica acconciatura ad alveare la Winehouse guadagnava anche fino a 15 cm in altezza, tutti in capelli.

13 – L’impegno sociale e la beneficienza

Chiedi ad Amy e lei lo farà“: non tutti sono a conoscenza della bontà d’animo e dell’umiltà della Winehouse che nel corso della sua vita viveva in prima persona la beneficienza. Icona di generosità, furono migliaia le donazioni della Amy Winehouse soprattutto in favore di associazioni che avessero in carico soprattutto bambini con problemi psicologici. Poco noto anche un aneddoto raccontato nel 2008 da una dottoressa che si occupò di lei dopo un abuso di farmaci all’interno della clinica dove era ricoverata: un soggiorno ospedaliero durante il quale la Winehouse cercò di aiutare il personale nell’accudimento dei pazienti più anziani.

14 – Amy oggetto di studio a Cambridge

Parlando della grandezza artistica di Amy Winehouse, non è un caso se anche l’Università di Cambridge abbia deciso di rendere vero e proprio oggetto di studio il testo di Love is a losing game, uno dei più grandi successi della cantante. Lo studio fu molto particolare in quanto il testo venne accostato, in analisi, ai testi poetici di Walter Raleigh.

15 – L’amore per i gatti

Questa curiosità fa parte proprio del quotidiano della grande Amy Winehouse che si dice fosse un’amante dei gatti tanto da averne avuti, contemporaneamente, più di 10. Non è dato sapere però quali nomi la cantante avesse scelto per loro, purtroppo.

La curiosità che lega Amy Winehouse al compianto Tony Bennet

16 – Il sogno coronato al fianco di Tony Bennett

Di Tony Bennett se ne sta parlando purtroppo recentemente, alla luce della sua morte. In tanti non sanno che condividere il palco con lui è sempre stato un desiderio di Amy. Body and soul è il titolo del brano-sogno della cantante che da sempre sperava di poter duettare col grande Bennett e fu proprio una delle sue ultime fatiche della cantante che morì nel giro di poche settimane dalle registrazioni in studio a Londra.

17 – Le 4 taglie: il lato oscuro, la bulimia

Tra i tanti problemi e le dipendenze che hanno segnato l’esistenza della cantante tormentando il suo vissuto sino alla morte, ci sono stati i disturbi alimentari. Più che l’anoressia soprattutto la bulimia, una tristissima patologia contro la quale Amy Winehouse si era imbattuta ancora giovanissima ai tempi del liceo. Un disturbo che si trascinò sino agli ultimi giorni alternando “periodo infelici” a “periodi meno infelici” ma mai del tutto lontani dal tunnel. Si ricordano a questo proposito le 4 taglie che la Winehouse perse tra l’uscita del primo e del secondo album.

18 – L’alcolismo e lo shock da “stop and go”

Venendo agli ultimi giorni di vita della Winehouse, diventò purtroppo fatto di cronaca la sua dipendenza dall’alcool ancor più che dalle droghe. L’alcool, l’inferno dentro il quale la grande artista era precipitata in vita e poi in morte con l’esame autoptico sul suo corpo dopo il decesso che portò alla luce, come probabile causa di morte, lo shock da “stop and go”: un overdose di alcool dopo un lungo periodo di astinenza.

19 – So Far Away

Quelli di Amy Winehouse furono funerali strazianti, ancor più dolorosi proprio quando durante la funzione venne intonata So far away di Carole King, la canzone preferita di Amy Winehouse.

20 – La sepoltura e il ritorno al fianco dell’amata nonna

Ultimo atto di questo piccolo viaggio tra le curiosità di una delle più grandi artiste che il mondo abbia avuto modo di ospitare seppur per troppo poco maledetto tempo, un aneddoto sulla sepoltura. Era il 21 settembre del 2012, un anno dopo la sua morte, quando Amy Winehouse veniva sepolta e il suo corpo cremato per poter trovare, cenere con cenere, la sua amata nonna al fianco. Le ceneri vennero poi successivamente disperse all’Edgwarebury Jewish Cemetery di Londra, lo stesso dove tuttora si trova il suo sepolcro simbolicamente in marmo nero con i nomi di nonna Cynthia e nipote Amy in rosa.

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